Come è nato il perizoma: da capo maschile a simbolo dell’erotismo genderless
Simbolo di sensualità audace e di una libertà sessuale rivendicata, il perizoma ha conquistato le passerelle e le celebrities. A sdoganarlo tra i grandi brand, trasformandolo in un capo must have, è stato sicuramente Tom Ford. Il designer statunitense durante la sua Direzione Creativa di Gucci dal 1994 al 2004 ha sovvertito i tabù fino a quel momenti legati al perizoma rivendicandone la natura genderless e anche logato: la doppia G del brand fiorentino è il punto d'incontro dei tre fili che costituiscono il perizoma. Oggi il capo del 1997 è stato messo in vendita per centinaia di euro anche nella ricercatissima boutique vintage londinese OOTO London, tornando a essere oggetto del desiderio. In realtà il modello proposto anche da Gucci è più simile a un tanga, almeno stando alla definizione Treccani: il tanga, infatti, è molto meno coprente rispetto al perizoma visto che è costituito da un semplice filo. Ma come nasce questo simbolo di libertà sessuale? Storia di un capo ancora sottovalutato.
Chi ha ideato il perizoma?
Già nell'antichità questo tipo di slip ridotti erano largamente diffusi. Ovviamente per le popolazioni antiche, come quella degli Egizi, avevano una valenza totalmente diversa: la loro funzione era pratica e non ornamentale. Nella tomba di Tutankhamon, uno dei faraoni più celebri dell'Antico Egitto, ne sono stati trovati centinaia, realizzati in cuoio: all'epoca la sua funzione era quella suppletiva dei tradizionali slip, dunque proteggere le parti intime maschili. Nel corso dell'antica Grecia veniva usato da atleti oppure nei bagni termali e poi è stato ripreso anche dalla popolazione degli Etruschi e dagli antichi Romani dove era indicato come subligaculum. Il perizonium, origine latina della parola che utilizziamo anche oggi, era il modello il lino. È importante specificare che i modelli antichi erano ampi e larghi e non avevano niente a che fare con la struttura e la valenza erotica delle forme che vediamo oggi.
Il perizoma nel Novecento
Agli inizi del Novecento, per la precisione negli anni Trenta, è stata Jennie Lee a indossarlo per la prima volta. Lee era una ballerina di burlesque che, per volere di Fiorello La Guardia, sindaco di New York, lo indossò durante la The World's fair. In questo caso il perizoma era un indumento creato appositamente per il male gaze, ossia di un capo creato e ideato per assecondare lo sguardo maschile. Finalmente negli anni Settanta, anche sulla spinta dei moti di liberazione sessuale di fine anni Sessanta, lo stilista Rudi Gernreich creò il primo perizoma come slip per il costume da bagno. In quel decennio la California vietò l'abbronzatura integrale e per aggirare questo divieto venne inventatò questo costume da bagno striminzito. Il successo fu immediato e conquisto ben presto altri Paesi, dalle spiagge di Rio de Janeiro fino agli scatti di Helmut Newton che riprese Lisa Taylor e Jerry Hall con indosso un costume intero con gli slip a perizoma.
A consegnare questo capo al grande pubblico, però, è stata Cher: ne video della sua immortale If I Could Turn Back Time indossava uno splendido esempio di lingerie ridotta. Nonostante fossero gli anni Ottanta, il video creò scompiglio e MTV fu costretta a interrompere la sua diffusione per le proteste di diversi spettatori.
Negli anni Novanta, mentre il perizoma aveva conquistato i sexy shop e i negozi dedicati alla lingerie, Victoria's Secret presentava la sua prima collezione. Nel 1995 con la sua prima sfilata, il brand fece calcare la passerella a decine di modelle con indosso un perizoma. Da lì questo capo si prese le copertine delle riviste e, verso la fine del decennio, la celebre T faceva capolino dai jeans a vita bassa.
La lingerie degli anni Duemila
Nel 1999 il perizoma a vista irrompe sul palco dell'Ariston grazie ad Anna Oxa, che indossa un perizoma a vista durante la sua esibizione al Festival di Sanremo.Dopo il furore dei primi anni Dieci con Christina Aguilera, Britney Spears e Paris Hilton, con i 120 milioni di perizomi venduti negli Stati Uniti nel 2002, il perizoma subisce un declino con il ritorno della moda anni Ottanta e Settanta.
A metà degli anni Dieci, Rihanna stupisce tutti ai CFDA Fashion Awards del 2014: la cantante sceglie un abito trasparente luminoso firmato Adam Selman e tempestato di 216mila Swaroski. Un look che ha fatto scandalo anche soprattutto per la camminata sensuale di RiRi sulle scale dell'evento.
Non possiamo poi non menzionare la regina del Pop, Madonna, che tra i suoi look rivoluzionari annovera anche quello del 2015 indossato ai Grammy Awards e firmato Givenchy, che in quegli anni era sotto la Direzione Creativa di Riccardo Tisci. Il body con corsetto black and white ricamato copriva a malapena la lingerie che la stessa cantante ha mostrato sul red carpet.
Alla fine degli anni Dieci il ritorno ufficiale: ne è un esempio la cover di Vogue America del dicembre 2020 con Beyoncé e il look dello stesso anno di Hailey Bieber al MET Gala firmato Alexander Wang. Nel 2022 il tanga in vista torna di prepotenza anche sulle passerelle dei grandi brand.
Perizoma che ha accompagnato anche il ritorno con una nuova estetica di Katy Perry, che ha scelto di puntare su un look più audace. A renderlo quasi un capo cult è stata anche Bianca Censori, compagna di Kanye West, che nell'ultimo anno ha sfoggiato spesso una serie di outfit composti di fatto solo da un semplice tanga.