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Cindy Crawford: “Non sono una modella, ho fatto la modella. Mi domando se a una certa età si debba smettere”

Cindy Crawford, top model simbolo degli anni Novanta, è ancora oggi un’icona di bellezza senza tempo. In un’intervista al New York Times racconta il suo rapporto con la bellezza: “Faccio tanta skincare per il viso ma alla fine non ho notato una grande differenza”.
A cura di Arianna Colzi
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Cindy Crawford
Cindy Crawford

Cindy Crawford è una delle quattro supermodelle che hanno cambiato per sempre il mondo della moda e la figura della modella. Molto prima della generazione di Gigi e Bella Hadid, Kendall Jenner e Kaia Gerber, figlia proprio di Crawford, a cambiare il modo di calcare la passerella sono state Naomi Campbell, Cindy Crawford, Linda Evangelista e Christy Turlington. Da 35 anni, Crawford, il cui neo sopra il labbro è diventato segno distintivo di una bellezza inconfondibile, viene immortalata e ripresa come nel caso del recente documentario omaggio, The Super Models prodotto da Apple. In un'intervista fiume rilasciata al New York Times, Crawford mette in chiaro cosa la sua carriera significhi per lei: "Dico sempre: ‘Ho fatto la modella', non ‘sono una modella'. Per me è un verbo. Non è un'identità”. E sulla bellezza e gli anni che passano dichiara: "Ho fatto il botox, ma non troppo con l'avanzare dell'età perché voglio che la fronte abbia le rughe come il resto del viso".

Cindy Crawford, tra le passerelle e la skincare

Negli anni Novanta, poi, è stata testimonial in spot che hanno fatto la storia come quello del 1992 di Pepsi andato in onda in occasione del Super Bowl. Oggi Cindy Crawford, trent'anni dopo aver calcato le passerelle per le più grandi Maison internazionali, è nota anche come imprenditrice nel mondo della skincare con il suo brand Meaningful Beauty fondato 20 anni fa in collaborazione con il dermatologo Jean-Louis Sebagh, noto per i suoi interventi anti età e per l'uso pioneristico del botox. Per quindici anni, poi, è stata volto di Revlon che a oggi considera una delle sue collaborazioni più importanti. Quando ha fondato il suo brand di skincare, anticipando il personal branding di tante attrici e modelle di oggi, ha scelto di non mettere il suo nome sul marchio per non identificarlo troppo con se stessa.

Cindy Crawford con la figlia Kaia Gerber, anche lei modella
Cindy Crawford con la figlia Kaia Gerber, anche lei modella

Nell'intervista al New York Times Cindy Crawford affronta anche il tema della bellezza che cambia con il tempo. Un cambiamento non sempre semplice da accettare per chi, come lei, ha lavorato con il proprio corpo per decenni e l'ha visto analizzato e scrutinato da chiunque. In occasione della reunion con le altre top model erano sorte diverse polemiche riguardo alla copertina del numero di settembre della rivista Vogue (il numero più importante dell'anno): le quattro modelle apparivano eccessivamente ritoccate, provocando il risentimento di Crawford. "Non abbiamo voce in capitolo su quanto ci ritoccano con Vogue. Non abbiamo nemmeno l'approvazione finale della foto. Odiavo le mie sopracciglia: le hanno ritoccate troppo. Ma nessuno me lo chiede”, ha dichiarato nell'intervista.

Karl Lagerfeld, Cindy Crawford, Helena Christensen e Claudia Schiffer
Karl Lagerfeld, Cindy Crawford, Helena Christensen e Claudia Schiffer

La routine beauty di Cindy Crawford

Icona di bellezza e fascino senza tempo, Cindy Crawford ha dichiarato di non essere interessata a cambiare il suo viso e ha raccontato come cambia il suo rapporto con la bellezza con l'avanzare dell'età: ogni giorno fa una serie di trattamenti per la cura del viso come l'esfoliazione a secco, una serie di drenaggi linfatici per migliorare l'aspetto della pelle del viso seguiti da massaggi viso con la pietra gua sha con un olio. A questa routine seguono radiofrequenza, microneedling, sauna a infrarossi, maschere e cold plunge, ossia immergere il viso nell'acqua ghiacciata. Durante l'intervista poi, candidamente, Cindy Crawford racconta come si sente davvero rispetto alla sua beauty routine e all'accettazione di sé:

"Faccio tutte queste cose ma alla fine non ho visto nulla che abbia fatto una grande differenza che possa piacermi. Ho 58 anni, una parte di me vorrebbe non fare cover per le riviste o servizi fotografici. Se scorri nei commenti sui social, troverai cose davvero cattive. Ma non sono più cattive di quelle che tu abbia pensato di te stessa. Sono forse complice del messaggio che trasmettiamo donne, secondo il quale a una certa età si deve mollare?”.

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