Chiara Ferragni vola a New York per lavoro ed ecco che diventa una madre scellerata che abbandona i figli per divertirsi. Parallelamente, suo marito Fedez nonché padre dei suddetti bambini, si trasforma da padre a baby sitter, come se fosse improvvisamente costretto a far fronte alle mancanze della compagna facendo sforzi disumani al di fuori delle proprie competenze e possibilità. Ma l'influencer a questo tipo di narrazione tossica e maschilista non ci sta. Lo ha voluto ribadire in una Instagram Story, in cui ha espresso il proprio rammarico per questo pensiero discriminatorio, che pesa in modo diverso la figura materna e quella paterna, quella femminile e quella maschile.
Le critiche a Chiara Ferragni
Chiara Ferragni non è nuova alle critiche degli haters. In questi anni di crescente esposizione mediatica ha imparato a gestirle, a farsi scivolare addosso quelle più sterili, fatte come pretesto per sollevare polemiche per nulla costruttive. Mostrarsi sui social significa far sentire qualcuno, dall'altra parte, legittimato a dire la propria senza alcun freno né sensibilità: offese, paragoni, giudizi, cattiverie. Il dito perennemente puntato contro è all'ordine del giorno. Vale tutto e non si salva nessuno. Spesso è il corpo a trovarsi al centro di questo genere di commenti, ancor di più il corpo di una donna e soprattutto se madre: non a caso si parla di mum shaming. Per questo l'influencer dopo il secondo parto, che comprensibilmente l'aveva un po' trasformata e ne aveva leggermente ammorbidito le forme, si è espressa sull'importanza di essere gentili, sia col proprio corpo che con quello altrui. Parallelamente, ha rivendicato il diritto di piacersi, di guardarsi allo specchio e amarsi, di volersi migliorare.
Di gentilezza non ce n'è sempre molta, per esempio quando condivide foto in abbigliamento intimo. In quel caso la critica più gettonata arriva da chi considera quel gesto in netta contrapposizione con l'essere una madre. Ma perché una madre sexy ci disturba così tanto? Una donna quando mette al mondo dei figli dovrebbe necessariamente annullarsi come donna, mettere da parte il piacere di vedersi bella, accantonare ogni aspirazione individuale. Essere fiere della propria femminilità pare sia una colpa, per una madre. Così come avere un lavoro, una carriera, avere successo. Per un padre, però, non vale lo stesso discorso.
Chiara Ferragni fa Catwoman invece di fare la mamma
Chiara Ferragni non è rimasta zitta e stavolta ha voluto dire la sua, mettendosi di nuovo dalla parte delle donne, che purtroppo ancora sono vittime di antichi pregiudizi maschilisti e stereotipi antiquati. La sua presenza alla New York Fashion Week è stata interpretata da qualcuno come il gesto di una madre negligente che invece di prendersi cura dei propri figli si diverte a travestirsi da Catwoman dall'altra parte del mondo. Questo mentre il padre (che per inciso, è semplicemente un padre, non un baby sitter) si prende cura dei bambini. L'influencer ha chiarito una volta per tutte che per una madre non è una colpa avere aspirazioni professionali: "Una mamma che lavora perché deve essere giudicata negligente? Una mamma che non dimentica di essere anche donna, moglie, lavoratrice, figlia, amica perché deve essere discriminata?".
L'imprenditrice si è soffermata anche su un altro punto a lei caro, quello della fisicità: "Una mamma che si sente bene col proprio corpo perché si deve sentire in colpa?". La narrazione maschilista relega le donne a un ruolo subalterno che nulla ha di contemporaneo, ma che al tempo stesso inibisce profondamente nella realizzazione personale, sommergendola di ingiusti sensi di colpa: "Noi donne dobbiamo fare il doppio per essere apprezzate la metà. A me stessa e a tutte voi dico: non rinunciamo a lottare e a pretendere di essere considerate al pari degli uomini".