Chi sono i Vic, i nuovi idoli della moda che spendono 200 mila euro all’anno in lusso
Le sfilate d'Alta Moda sono eventi off limits per i "comuni mortali": le porte si aprono per celebrities, addetti ai lavori…e adesso anche per i Vic. È l'acronimo di very important client: sono acquirenti facoltosi che sborsano ogni mese migliaia di dollari in vestiti e accessori. Il lusso è la loro passione e hanno le possibilità economiche per circondarsene. Le Maison, dunque, hanno tutto l'interesse di coccolarli e farli sentire amati: il loro ruolo nel mondo fashion sta diventando sempre più di spicco, perché contribuiscono economicamente a mandare avanti il settore.
Chi sono i very important clients
Laura Sachs vive a Palm Beach ed è una fashion addicted. La sua Maison del cuore è Chanel, che per ricambiare la sua fedeltà l'ha invitata a Parigi presso una suite del Ritz, l'elegante hotel in cui visse Coco Chanel, per poi consentirle l'accesso alla sfilata presso Palais Garnier. Laura Sachs è quella che le Case di Moda chiamano una Vic: una cliente molto importante. Il mercato del lusso è in crisi.
Quest'estate, i tre più grandi conglomerati della moda (LVMH, Kering e Richemont) hanno riportato cali di fatturato. Dunque acquirenti come questi, disposti ad aprire il portafogli e spendere qualunque cifra per un bene esclusivo, sono preziosi. Bisogna farli sentire unici, speciali, parte della famiglia. Ecco perché sempre più brand del lusso li stanno includendo nelle guest list dei loro eventi, mettendo a loro disposizione esperienze esclusive.
Ogni viaggio include sistemazioni lussuose, accesso a tour privati di musei o altri luoghi di interesse turistico, omaggi di benvenuto in edizione limitata e a volte persino un servizio fotografico da conservare come ricordo. È un modo per farli sentire delle celebrità, assicurandosi che continuino a spendere sodi. Come Laura Sachs anche Lisa Park di Incline Village, Nevada. I marchi si sono accorti di lei e da allora hanno cominciato a invitarla a eventi spettacolari. Ha viaggiato tra Parigi, Milano, Firenze, Monaco, St.-Tropez: voli di prima classe, after-party con lo stilista Pierpaolo Piccioli, sessioni di shopping da Dior.
Infine sono ormai sempre presenti alle sfilate Herschel e Lilly Stoller, del Nebraska, clienti fedeli di Burberry da almeno 20 anni, comparsi addirittura in una campagna pubblicitaria del brand. E come non citare Qin Huilan, medico cinese di 70 anni le cui foto sulla passerella di Miu Miu hanno fatto il giro dei social. La Maison l'ha fatta sfilare per la presentazione della collezione Autunno-Inverno 2024/25, premiando proprio il suo lungo rapporto con la sua Casa di Moda del cuore.
Come si diventa Vic
Un Vic è tale in base a dove spende, quanto e per cosa. Per entrare nella cerchia ristretta dei prediletti di un particolare marchio, bisogna farsi notare con acquisti notevoli in boutique: per i marchi più piccoli possono bastare 30 mila euro, per quelli più grandi ormai si parla di 200 mila all'anno. "Per questi clienti, si tratta di una somma che sono tranquillamente in grado di raggiungere anche in una sola seduta di shopping" si legge su The Cut, che ha riportato le parole di un intervistato, un venditore del settore luxury. Godono di un'ottima reputazione le Maison italiane, due tra tutte Dolce&Gabbana e Armani, particolarmente brave a coinvolgere la clientela di alto livello.
Come ogni attività d'élite, lo stile di vita dei Vic richiede non solo risorse economiche pressoché illimitate, ma anche molto tempo e, sempre più spesso, l'assistenza di esperti. Basti pensare agli stylist: non ci si può certo recare da soli in showroom per scegliere l'abito da indossare alla sfilata. L'esperienza in boutique è fondamentale: è qui che si viene notati, è l'addetto alle vendite a segnalare la persona all'head quarter che lo inserisce nella lista speciale riservata a chi ha accesso a prevendite, limited edition, party esclusivi, sfilate, serate di gala. Non va sottovalutato neppure il modo in cui ci si espone sui social, vetrina molto presa in considerazione, un vero e proprio biglietto da visita che va curato in ogni dettaglio.
Il ruolo dei Very Important Clients nella crescita del lusso
Questa estate si è tenuta la decima edizione dell’Altagamma Consumer and Retail Insight, durante la quale è stata illustrata un'analisi qualitativa relativa ai consumatori luxury. È emerso proprio il ruolo decisivo dei Vic, rappresentando in media il 30% dei ricavi dei marchi. Si stima che siano circa 600mila, destinati a raggiungere il milione entro il 2030. La strategia dei brand nei loro confronti si basa sull'esclusività dell'offerta, la qualità assoluta dei prodotti e del servizio, le experience uniche, la iperpersonalizzazione, la reazione di un senso di comunità. Quelli con una spesa annuale personale maggiore di 50.000 euro rappresentano meno dell’1% dei clienti totali del lusso, ma in termini di spesa pesano il 21%, più di 200 volte rispetto a un consumatore medio.
La loro rilevanza risulta raddoppiata rispetto a 10 anni fa. Il potere di spesa dei Vic li rende influencer a tutti gli effetti: non sono personaggi pubblici come le celebrities, ma riescono comunque a influenzare il settore, orientando le vendite. La loro forza, quello che piace realmente ai marchi, è il fatto che quando acquistano qualcosa la portano realmente nella vita di tutti i giorni, nella loro realtà. Una Vic non è una modella su un cartellone pubblicitario, un non è una testimonial pagata per fare un post su Instagram: è una persona "normale" (per così dire!) che fa da Brand Ambassador a tutti gli effetti.