Chi sono i noodle boys e perché stanno conquistando Hollywood e il mondo del cinema
A poche settimane dalla fine del 2024 c'è ancora tempo e spazio per accogliere un altro trend. Se nell'estate 2024 ci scoprivamo affascinati dai rodent men, i cosiddetti uomini roditori, ora potremmo innamorarci dei noodle boys (in italiano, i ragazzi snelli). Queste espressioni anglosassoni apparentemente respingenti, in realtà sono utili per indicare un tipo di mascolinità meno conforme agli standard tradizionalmente imposti dalla società e che sta riscuotendo un ampio successo a Hollywood, dove le nuove star sul grande schermo non sono più machi muscolosi. È finita l'era dei corpi statuari o è semplicemente cambiato il concetto di virilità?
Timothée Chalamet, Domin Sessa, Finn Wolfhard: i noodle boys si prendono il cinema
Il prototipo del noodle boy è un ragazzo con la pelle diafana, capelli riccioli un po' afflosciati che cadono come fusilli. È un tipo senza essere canonicamente bello ma soprattutto è il tipico uomo che piace a Hollywood, come ha confermato il 2024. Il noodle boy arriva dopo anni di dominio incontrastato dei vari Brad Pitt, Ben Affleck, Jude Law, Jake Gyllenhall e altri attori inconfutabilmente belli, portati ai vertici dell'Olimpo hollywoodiano anche grazie a blockbuster e film cult come Troy, Il Talento di Mr. Ripley e altri.
Oggi il prototipo dell'uomo virile in quanto muscoloso è superato, relegato agli anni Duemila e considerato troppo aggressivo e talvolta perfino predatorio, come scrive il New York Times. Timothée Chalamet, Andrew Garfield, ma anche Dominic Sessa, Finn Wolfhard, il Will di Stranger Things, e perfino Josh O' Connor, che già era ricaduto nella categoria ideata dal Guardian del rodent boyfriend, in cui già potevamo trovare anche il Jeremy Allen White di The Bear e Barry Keoghan di Saltburn.
Il New York Times scrive che tutto è iniziato con Timothée Chalamet che, in Chiamami con il tuo nome di Luca Guadagnino, rompe gli schemi precostituisti riguardo gli standard di bellezza maschile e impone un nuovo modello maschile più fragile, contemporaneo e perfettamente compatibile con la società di fine anni Dieci. Mascella pronunciata, volti scavati ed emaciati, i noodle boys di cui Chalamet è il precursore si sono presi l'industria del cinema statunitense e anche diversi fandom.
L'ideale scultoreo e fisicamente statuario sembra lontano ormai secoli, anche se il Jacob Elordi di Saltburn e il Jeremy Allen White nella sua iconica pubblicità Calvin Klein sembravano aver aperto la strada a un ritorno dei muscoli sul grande schermo. È come se l'ideale maschile fisicamente prorompente fosse equiparato a qualcosa di minaccioso, a differenza dei noodle boys che, invece, sembrano goffi e soprattutto vulnerabili. È un tipo di mascolinità più tranquilla, come sottolinea Drew Ayers, professore associato di cinema presso la Eastern Washington University. La mascolinità che sembra prevalere oggi è quella per cui la forza di un attore non è più legata alla prestanza fisica ma alla personalità e al loro lavoro sullo schermo. Nonostante questo, il noodle boy si è creato un fandom piuttosto fedele al pari di quelli dei grandi divi di Hollywood, anche visto che alcuni di loro sono i protagonisti del nuovo fenomeno dei contest per sosia.