Chi è il medico di re Carlo e perché è stato criticato
Nell'ultimo mese la salute della royal family è diventata un argomento rilevante. Dopo l'improvviso ricovero di Kate Middleton per un'operazione all'addome e quello di re Carlo per un intervento alla prostata, che ha fatto scoprire ai medici che il sovrano fosse affetto da un tumore, ci si chiede chi si occupi delle condizioni mediche dei Windsor. All'interno di Buckingham Palace c'è un dipendente per ogni necessità, e quelle di salute non fanno eccezione, con un'intera equipe dedicata.
La figura del medico della famiglia reale
Il ruolo di medico della famiglia reale è stato istituito nel 1973 dalla regina Elisabetta II e, oltre ad avere la responsabilità generale della salute del sovrano e di tutti i suoi congiunti, gestisce il team medico e assiste a nascite e morti. Un compito molto importante, in quanto deve monitorare la salute del monarca costantemente e per questo è a capo di un team di personale medico attivo 24 ore su 24, denominato Royal Medical Household.
Chi è il medico di re Carlo
Carlo III ha nominato Michael Dixon medico ufficiale della famiglia reale lo scorso anno, andando a sostituire Sir Huw Thomas, per lungo temo a servizio della compianta Elisabetta II. Il medico settantunenne vanta un'esperienza di oltre mezzo secolo all'interno del servizio sanitario nazionale e si occuperà delle cure che dovrà affrontare il re nei prossimi mesi, una responsabilità che fa preoccupare gli esperti.
Le critiche al dottor Dixon
Il curriculum del medico della famiglia reale non è andato esente da critiche, in quanto pare essere un fervente sostenitore delle cure omeopatiche. Anche il re è conosciuto per il suo approccio green e sostenibile, tuttavia, affidare le sue cure alla medicina alternativa non sembra essere una soluzione efficace. Secondo quanto dichiarato da Buckingham Palace: "Il dottor Dixon non crede che l'omeopatia possa curare il cancro. La sua posizione è che le terapie complementari possano accompagnare i trattamenti convenzionali, purché siano sicuri, appropriati e basati sull'evidenza".
Di conseguenza non sembra che il re stia rifiutando le cure tradizionali, ma vi affiancherebbe quelle complementari. Ma il timore che il sovrano si sia affidato a un "santone" deriva dal fatto che, come riferito dal Sunday Times, una volta invitò un guaritore cristiano del suo ambulatorio per curare malati cronici oltre che prescrivere un arbusto africano chiamato artiglio del diavolo per curare il dolore alla spalla, così come dell'erbaccia di capra cornea per l'impotenza.