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Chi è Fabio Maria Damato, l’ex manager di Chiara Ferragni fuori dalle aziende dopo lo scandalo Balocco

Fabio Maria Damato era il general manager di Chiara Ferragni Collection e TBS. Ha dato le dimissioni (smentendo le voci di licenziamento) dopo essere stato il braccio destro dell’imprenditrice per sette anni.
A cura di Giusy Dente
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Fabio Maria Damato e Chiara Ferragni
Fabio Maria Damato e Chiara Ferragni

Fabio Maria Damato ha dato le dimissioni. È stato il braccio destro di Chiara Ferragni per circa sette anni, una presenza fissa coinvolta in tutte le sue attività. Ha ricoperto il ruolo di general manager di Chiara Ferragni Collection e TBS (società che fanno capo all'imprenditrice). L'influencer ha ora affidato ampi poteri a sua madre Marina Di Guardo. Damato è attualmente indagato per concorso in truffa aggravata in merito al caso Balocco, cioè al pandoro Pink Christmas realizzato in collaborazione con l'azienda dolciaria. Sono in corso le indagini anche sull'operazione commerciale relativa alle uova di Pasqua Dolci Preziosi. L'inchiesta è condotta dalla Procura di Milano. A differenza dell'influencer, che ha parlato pubblicamente sui social ammettendo le sue responsabilità (parlando di un errore di comunicazione), lui ha rotto il silenzio su questa vicenda solo per smentire le voci di licenziamento che si rincorrevano da mesi, spiegando di essersi invece licenziato. Fedez intervistato da Francesca Fagnani a Belve ha insinuato un suo importante coinvolgimento.

Chi è Fabio Maria Damato, ex general manager di Chiara Ferragni Collection e TBS

Nato a Barletta, Fabio Maria Damato ha lasciato la sua terra per trasferirsi a Milano. Qui ha studiato Economia aziendale presso l’Università Bocconi e ha dato avvio alla sua carriera. Nel 2008 ha lavorato come Fashion editor per Class Editor e per il Corriere della Sera, ma ha collaborato anche con altre riviste di moda (come Amica e MF Fashion). Risale al 2017 l'incontro fortunato con Chiara Ferragni, che lo ha voluto con sé in The Blonde Salad. Nel tempo la sua presenza si è fatta sempre più fissa e importante, assumendo il ruolo di general manager per TBS e Chiara Ferragni Collection.

Fabio Maria Damato al compleanno di Chiara Ferragni a Palermo
Fabio Maria Damato al compleanno di Chiara Ferragni a Palermo

Il rapporto professionale e di amicizia tra Fabio Maria Damato e Chiara Ferragni

Fabio Maria Damato e Chiara Ferragni sono legati da un rapporto professionale, ma anche di amicizia. Nel secondo episodio della serie tv The Ferragnez lei lo definisce: "Il mio braccio destro, sinistro, tutto; mi aiuta in qualsiasi attività lavorativa". La sua presenza non è passata inosservata anche in occasioni importanti non inerenti il lavoro, dunque riunioni di famiglia come compleanni o il matrimonio dell'imprenditrice, ma si è occupato anche dell'organizzazione del baby shower prima della nascita della piccola Vittoria.

Fabio Maria Damato
Fabio Maria Damato

Le dichiarazioni di Fedez e il ruolo di Damato

La procura di Milano sta indagando sul ruolo avuto da Damato nei casi Balocco e in tutte le altre iniziative commerciali di beneficenza sospetta. Fedez, a distanza di settimane dall'esplosione delle polemiche, ne ha parlato a Belve. Intervistato da Francesca Fagnani ha ammesso la crisi coniugale in corso e l'impatto che queste vicende giudiziarie hanno avuto nel rapporto con la moglie. Il rapper non si è risparmiato, nei confronti di Fabio Mario Damato. Lo ha velatamente attaccato senza menzionarlo direttamente, dicendo: "Chiara ha deciso di prendersi tutte le responsabilità quando poteva e doveva spiegare che le responsabilità, se ci sono, non sono solo sue. Dei suoi manager? Di uno solo".

Fabio Maria Damato e Chiara Ferragni
Fabio Maria Damato e Chiara Ferragni

Fabio Maria Damato cura gli outfit di Chiara Ferragni

Fabio Maria Damato è stato molto vicino a Chiara Ferragni in un momento cruciale della sua carriera: la conduzione del Festival di Sanremo nel 2023. Oltre al supporto morale, le ha dato anche aiuto professionale, nello specifico con la scelta dei look. Su questo fronte, lui è l'unico di cui l'imprenditrice si fida, l'unico a cui ha affidato il ruolo di stylist, per curare i suoi outfit. Sul palco dell'Ariston la scelta è caduta su creazioni di Dior e di Schiaparelli, tutti abiti con significati ben precisi.

Le parole di Fabio Maria Damato dopo l'addio a Chiara Ferragni

Fabio Maria Damato ha risposto alla nota diramata dalle aziende di Chiara Ferragni, in cui si dava notizia del suo allontanamento. Ha specificato si non essere stato licenziato, ma di esseri dimesso. In questi mesi ha preferito il silenzio: "Non ho mai replicato a provocazioni o a informazioni errate circolate sul mio conto perché da dipendente credevo non fosse corretto farlo visto il rispetto per le persone, le gerarchie e per le aziende per cui ho lavorato. Ma oggi è opportuno anche rettificare come la mia uscita sia stata una scelta autonoma e volontaria, e non, come diffuso dall’azienda, che il cambiamento fa parte di un percorso di rinnovamento aziendale".

Non ha detto niente sul caso Balocco, ma si è limitato a ringraziare chi lo ha accompagnato in questo lungo percorso professionale, compresa Chiara Ferragni "che più di sette anni fa mi ha chiamato a supportarla nell’evoluzione del suo progetto di business credendo nella mia visione". Ha spiegato di non poter entrare troppo nel merito delle sue dimissioni, ma ci ha tenuto a chiarire: "Essendo diventate pubbliche alcune email insistentemente a me attribuite, devo precisare come nessuna di queste email fosse mia".

Si è detto amareggiato "per come questa vicenda abbia messo in ombra anni di duro e onesto lavoro fatto dalle società e dalle persone coinvolte. Un lavoro sempre in salita, costellato di tanti ostacoli e altrettanti successi, che chiunque si ritenga intellettualmente onesto non può attribuire solo al caso e alla fortuna. Mi ferisce la sofferenza inflitta ai dipendenti di tutte le società che si sono sentiti attaccati pubblicamente e hanno visto messe in pericolo le aziende per cui lavorano e di conseguenza i loro posti di lavoro. Esco stremato da una certa violenza che abbiamo tutti subito, specie Chiara Ferragni che ho sempre rispettato come persona e capo e per la quale l’onestà, la dedizione e l’affetto che ho dedicato nessuno potrà mai mettere in discussione".

Infine, a proposito dei suoi guadagni ha spiegato: "Nei mesi ho letto una certa ossessione circa in miei presunti incredibili guadagni. Purtroppo (per me) non solo le cifre circolate sul mio stipendio di lavoratore dipendente sono lontane dalla realtà, ma non ho nemmeno percepito da membro dei due consigli di amministrazione quei fantastici compensi di cui si scrive, perché sono ruoli che ho ricoperto a titolo gratuito fino alla mia uscita volontaria. Per finire nel segno della coerenza al momento delle mie dimissioni volontarie da tutte le cariche non ho richiesto nessuna liquidazione aggiuntiva, tantomeno da 4 milioni di euro e nulla in più mi è stato versato se non gli oneri previdenziali spettanti di legge a qualsiasi lavoratore dipendente".

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