Camilla con il look bianco fa la storia: è la prima consorte a sostituire il re nella cerimonia del Giovedì Santo
Ieri la regina Camilla è passata alla storia, sostituendo re Carlo alla tradizionale cerimonia del Giovedì Santo alla Cattedrale di Worcester. Nonostante questo rito risalga al Medioevo è stata la prima volta che a prendere un coniuge prendesse il posto del sovrano; nel 2022 l'allora principe Carlo fece le veci della regina Elisabetta che non potè presenziare perché anziana e malata, ma si trattava dell'erede al trono e non del consorte.
Camilla aveva già preso parte alla cerimonia lo scorso anno, quando il re l'aveva presieduta per la prima volta in qualità di re, quest'anno non ha potuto parteciparvi, perché si sta dedicando alle cure contro il cancro, al suo posto è stata la moglie a portare avanti l'usanza, consegnando i tradizionali doni. Carlo III ha comunque voluto registrare un messaggio per scusarsi e mostrare il suo dispiacere per non aver potuto essere presente.
La storia del Maundy, la cerimonia del Giovedì Santo
Il rito risale al Medioevo, quando il re lavava i piedi a 12 anziani, stesso numero degli apostoli di Gesù, per dimostrare la devozione verso il suo popolo. Successivamente si sviluppò la tradizione di fare l'elemosina il giorno del Giovedì Santo e Enrico IV decretò che le monete donate dovessero corrispondere all'età del sovrano stesso. Maria I era molto devota a questo rito e, in occasione del suo 41° compleanno nel 1556, lavò i piedi a 41 donne donando a ciascuna 41 monete, oltre a regalati anche cibo e vestiti. Più tardi i sovrani si rifiutarono di parteciparvi durante la pese e dalla fine del XVII secolo venne istituito il Lord High Almoner incaricato della lavanda dei piedi, riducendo la presenza del re a questa cerimonia.
Solo nel 1931 un re si impegnò di nuovo in prima persona, dopo che la principessa Maria Luisa (nipote della regina Vittoria) suggerì a suo cugino, Giorgio V, di farlo. Nel 1932 Giorgio V si presentò all'Abbazia di Westminster per distribuire le monete di Maundy, una moneta speciale coniata e data a persone che si riteneva meritassero un riconoscimento pubblico per il loro servizio ma non lavò i piedi a nessuno, poiché il compito continua a spettare ai chierici. Anche Edoardo VIII prese parte alla cerimonia del Maundy durante l'unico anno del suo regno, mentre Giorgio VI vi partecipò a intermittenza, la sua presenza era spesso interrotta da impegni bellici.
Elisabetta II fu uno dei monarchi più religiosi e partecipò alla funzione del Maundy per quasi tutti gli anni del suo regno e decise che la funzione sarebbe stata portata in giro per la Gran Bretagna in diverse cattedrali. La regina seguendo la tradizione donava a ogni uomo e donna scelti per ogni anno della sua età due piccoli sacchetti di pelle rossa e bianca, pieni di monete di Maundy trasportati su speciali piatti d'argento, realizzati sotto il regno di Carlo II e conservati insieme ai Gioielli della Corona nella Torre di Londra. Durante la consegna dei doni viene suonato l'inno di Handel, Zadok the Priest, durante la consegna dei doni.
Il look di Camilla per il rito
La regina per presenziare a questa cerimonia ha indossato un cappotto bianco di Fiona Clare sopra un abito con stampa leopardata, ai piedi ha soffiato un paio di stivali beige firmati Russell & Bromley da 520 euro abbinando il tutto a un paio di guanti in pelle neri e a una borsa a mano marrone del marchio Moynat. A completare il look un cappello di pelo a cui la regina è particolarmente affezionata e due spille Cariter appartenute alla regina Elisabetta. La scelta del bianco per il capospalla potrebbe non essere causale, secondo la filosofia dei colori rappresenta la libertà, la pace, la purificazione, un nuovo inizio, rimandando alla purezza, all'ordine, e incoraggiando alla chiarezza mentale. Spesso i reali lanciano messaggi con le loro scelte di stile e questo cappotto potrebbe essere proprio un segnale di rinascita e di buon auspicio in considerazione del periodo difficile che la Corona sta attraversando.