Calendario Pirelli 2024, il primo fotografo africano immortala l’orgoglio black
Gli ultimi 49 anni della storia del costume e della moda hanno avuto il loro tradizionale Calendario Pirelli. Fin dalla sua nascita, nel 1964, questo progetto si è riproposto di fermare in immagini la società, di testimoniarne i cambiamenti, di portarne alla luce la bellezza. L'edizione 2024 è la numero 50, il progetto festeggia un compleanno importante e lo fa affidando i 12 scatti a un professionista destinato a entrare nella storia. Dopo i nomi di grandi maestri della fotografia mondiale come Annie Leibovitz, Helmut Newton, Karl Lagerfeld, Paolo Roversi, è stato scelto Prince Gyasi: è il primo africano a firmare le foto.
Chi è Prince Gyasi
Prince Gyasi è il 40esimo fotografo del Calendario Pirelli, il primo fotografo africano nonché uno dei più giovani. L'autore dei 12 scatti per l'anno 2024 è nato nel 1995 e ha origini ghanesi. Vanta esposizioni in tutto il mondo (Giappone, Francia, Brasile) ed è anche il fondatore di Boxed Kids, un’organizzazione non-profit che aiuta i bambini poveri di Accra (capitale del Ghana) ad accedere all'istruzione.
È un autodidatta: si è accostato alla fotografia da adolescente, catturato dai colori della sua terra, dai suoi contrasti e dalle sue contraddizioni, dalla vivacità della sua comunità. L'Africa ancora oggi è il filo conduttore della sua produzione e lo è anche del Calendario Pirelli 2024. Il visual artist, infatti, ha scelto di dedicarsi al tema dell'orgoglio black.
Il backstage del Calendario Pirelli 2024
Per i fatidici 12 scatti, Prince Gyasi ha scelto personaggi capaci di testimoniare e rappresentare la cultura afro, tutti appartenenti a mondi diversi. Ha chiamato, tra gli altri: la top model Naomi Campbell (alla sua quinta collaborazione con Pirelli), la poetessa Amanda Gorman, l'attore Idris Elba, l'ex-calciatore Marcel Desailly, la cantante Tiwa Savage, l'attrice Angela Bassett. Ma il fotografo ha fatto anche una scelta insolita. Ha deciso di immortalare anche un personaggio inaspettato: si tratta di Otumfuo Osei Tutu II, Re degli Ashanti, una tribù indipendente del Ghana. Questa scelta rientra perfettamente nella scelta di omaggiare l'Africa.
Quest'anno, infatti, ricorrono i 25 anni dall’incoronazione di Otumfuo Osei Tutu II. Parte delle foto sono state scattate proprio in Ghana (e anche questa è una novità per il progetto), le altre invece a Londra. "Rappresentazione e cultura sono molto importanti per me. Ecco perché, per la prima volta nella storia del Calendario Pirelli, parte del progetto si è svolto nel mio Paese" ha spiegato.
L'estetica di Prince Gyasi si fonda tutta sulle nuance vivide, sulle tinte vivaci, un utilizzo sensoriale del colore che punta a renderlo qualcosa di "vivo", come se lo si potesse toccare, ascoltare, assaporare, odorare. È una sorta di cromoterapia, perché è convinto che il colore possa avere un effetto positivo sulla salute mentale e rendere le persone più felici.