BigMama in abito monospalla all’ONU: parla ai giovani di bullismo e grassofobia
Dal Festival di Sanremo si può uscire vincitori in tanti modi. Quest'anno, il primo posto ufficiale è stato di Angelina Mango, che ha trionfato con la sua La Noia. Ma aldilà del podio tradizionalmente inteso, c'è chi ha portato a casa altri tipi di vittoria. C'è Mahmood, eletto icona di stile di questa edizione oltre che artista da record, in quanto ad ascolti del suo brano sanremese. E c'è BigMama, che si è imposta come rivelazione della kermesse, presentandosi in gara con un brano forte e potente inserito in esibizioni grintose e di carattere, sempre convincenti e d'impatto grazie anche ai look firmati Salvatore Vignola e Lorenzo Seghezzi. La rabbia non ti basta è una canzone che parte dall'esperienza personale della rapper, in passato vittima di bullismo e bodyshaming. Ne è uscita più forte, trasformando quella valanga di odio in spinta per lavorare sui propri sogni senza arrendersi, dimostrandosi così più forte dell'odio, della rabbia, del rancore. Dopo il palco dell'Ariston ha portato quello stesso messaggio anche al New York, dove ha parlato ospite del Dipartimento di Global Communications delle Nazioni Unite.
Il discorso di BigMama ai giovani
Dall'aula dell’Assemblea Generale dell’ONU, davanti a un pubblico di duemila giovani provenienti da tutto il mondo per il programma di formazione Gcmun talks, BigMama è tornata a parlare di temi a lei particolarmente cari. La rapper conosce bene il disagio che deriva dal sentirsi "sbagliati", sa cosa significa avere a che fare con la discriminazione, con l'odio gratuito. Per lei il suo corpo è sempre stato fonte di malessere: ma erano gli altri a generarle questo stato d'animo, facendola sentire mai abbastanza. Era come se il suo aspetto fisico, il suo peso fossero una condanna al fallimento: non sarebbe mai riuscita a fare qualcosa di buono nella vita.
Questo era quello che volevano farle credere. E invece così non è stato, ma ci ha messo del tempo per acquisire forza e consapevolezza, per superare quei traumi e trasformare tutti i sentimenti negativi in voglia di riscatto, in desiderio di realizzare i propri sogni, come chiunque altro. Ai giovani presenti, ha lanciato un messaggio di accettazione, li ha incitati a credere sempre nelle proprie potenzialità senza farsi scoraggiare dai bulli, senza cedere alla rabbia e all'odio ma mettendo davanti la propria felicità, per afferrarla.
Il look di BigMama
Arrivare fino all'ONU col suo messaggio di amore e accettazione, è stato un grande traguardo per la 23enne. Per un'occasione così importante, non poteva che scegliere un look altrettanto importante. Ha riciclato un outfit sanremese, firmato Salvatore Vignola, che l'ha accompagnata nell'avventura all'Ariston. Suo era il vestito sfoggiato nella terza serata. A questo, nel corso della kermesse, ha aggiunto le creazioni di Lorenzo Seghezzi: dall'outfit in stile suora blasfema a quello dark con inserti in tulle. Per l'appuntamento newyorkese ha puntato sul look total black già visto sui social, pcoo prima dell'inizio di Sanremo: abito monospalla nero con fibbia e dettaglio cut-out sul décolleté, che ha abbinato a gioielli d'argento, con capelli effetto wet. Ai giovani presenti in sala ha detto di non mollare, di non cedere all'odio e credere sempre nei propri sogni, perché come è successo a lei, si possono avverare.