BigMama dopo Sanremo è dark: a Le Iene con maxi cappotto e unghie metalliche
BigMama è stata una delle grandi protagoniste della 74esima edizione del Festival di Sanremo: sebbene con il brano La rabbia non ti basta non si sia classificata tra i primi posti, è riuscita lo stesso a far parlare di sé. Sul palcoscenico dell'Ariston ha portato la sua storia e la sua esuberanza, non esitando a celebrare la femminilità e l'amore queer con degli outfit pensati su misura per lei. Maxi dress di tulle, coroncine da principessa, body fascianti e gonne "gabbia", il tutto arricchito da make-up curatissimi e coordinati: la cantante ha saputo "vestire" la forza delle donne, stando sempre bene attenta a lasciare bene in vista il tatuaggio "Dea" sul petto. Ora che Sanremo è finito, però, sembra aver rivoluzionato lo stile: ecco il look scelto per partecipare a Le Iene.
Il look di BigMama a Le Iene
Sarà perché voleva concentrare l'attenzione del pubblico sulle sue parole o perché semplicemente ha detto addio ai lustrini una volta scesa dal palco dell'Ariston, ma a Le Iene BigMama ha scelto un insolito stile dark. Ha indossato un cappotto maxi lungo fino ai piedi di Salvatore Vignola, un modello avvitato con dei gancetti sul davanti al posto dei bottoni che ha lasciato appena intravedere i leggings e gli stivali con la zeppa. A spezzare l'effetto total black sono stati i gioielli oversize firmati Radà dal mood etnico, dalle collane ai pendenti, fino ad arrivare agli orecchini. Anche questa volta non ha rinunciato alle unghie XXL ma, piuttosto che una manicure floreale o che nasconde slogan queer, ha preferito un semplice smalto in argento metallizzato.
Il monologo di BigMama
Come da tradizione, BigMama a Le Iene ha portato un monologo toccante. Le sue parole sono state: "Uno dei primi complimenti che ho ricevuto è stato: Sei una ragazzina, eppure hai scritto un pezzo che spacca; ci ho messo un po’ a capire che fosse un complimento a metà. Era sempre così, mi dicevano che spaccavo nonostante fossi una donna. Perché quando una donna spacca, la sua voce non è più uno strumento, è un megafono. Il suo corpo non è più un oggetto, è un manifesto. La sua carriera non è più un gioco, diventa ‘politica’. Mi chiedo quando inizieranno a capire che le donne spaccano e basta. Per la serata più potente del mio Sanremo ho scritto questa barra: Sono una donna che spacca, fa strano?
Perché non c’è sensazione più brutta di sentirsi soli, e io l’ho provata per una vita intera. Essere attaccata, derisa, aggredita, violentata per poi sentirsi profondamente sporca e in colpa. Ero stanca: la mia voce doveva essere ascoltata, doveva accompagnare, prendere la mano e portare chi era all’ascolto verso la consapevolezza. Nel mio piccolo penso di esserci riuscita. Ricorda, quando parli sei pericolosa, non puoi essere controllata e posseduta. Sono una donna che spacca, fa strano? È una frase che, se la pronuncio ora, mi fa pensare solo a una gioia immensa. Lì sul palco, insieme alle altre ragazze, mi sono sentita fortissima, come la voce delle donne unite. Siate scomode, date fastidio, ribellatevi, dite di no, denunciate. Prendete la paura e trasformatela in qualcosa che può spaccare il mondo a metà. Parlo ma senza cravatta, fa strano?"