Bernard Arnault pianifica la successione di LVMH: i figli non potranno vendere per 30 anni
Le questioni ereditarie sono sempre spinose, in particolare quando riguardano un impero come quello di LVMH. Il colosso del lusso in mano alla famiglia Arnault è guidato dal suo patriarca, Bernard Arnault che ha ufficialmente definito quale sarà il destino della sua creatura al momento della sua morte. A partire da oggi l'assetto proprietario della holding francese verrà blindato per i prossimo 30 anni, il motivo? Il compimento del 25° anno di età del più piccolo della famiglia Jean Arnault (ora alla guida della divisone orologi di LVMH), evento che stabilizza definitivamente il controllo del gruppo, rendendolo inattaccabile per i figli del numero uno della società, il quale si è assicurato la governance dell'azienda fino al compimento del suoi 95 anni.
Cos'è cambiato nella successione di LVMH
Prima di oggi, se Bernard Arnault fosse venuto a mancare, il controllo della holdign francese sarebbe stato preso in mano temporaneamente dal direttorio di Protectinvest, una fondazione belga, ha reso noto il Sole 24 Ore. Lo scopo di questa azione era quello di proteggere "gli interessi finanziari e patrimoniali" della società fino ai 25 anni dell'ultimogenito. Ora che il figlio dell'imprenditore con un patrimonio di 175 miliardi, ha raggiunto l'età considerata idonea per la gestione dell'impero, le posizioni di potere al suo interno sono cambiate e, nel caso in cui il capostipite settantaquattrenne dovesse morire, il controllo passerà a Financière Agache, una società in accomandita per azioni, il cui capitale è suddiviso in parti uguali tra i suoi cinque figli e attraverso cui la famiglia possiede il 48,18% delle azioni e il 63,71% dei diritti di voto di LVMH.
Un potere che il fondatore ha deciso di salvaguardare per 30 anni. Lo statuto della società, infatti, prevede all'articolo 10 che solo i figli del manager e i loro discendenti diretti possano essere azionisti della società, i cui titoli non potranno essere venduti fino al 2052. Ma è solo uno scenario che dovrà aspettare per avverarsi. Dopo aver perso il titolo di uomo più ricco del mondo (scavalcato dal Elon Musk e Jeff Bezoz), Bernard Anrault non vuole che gli venga sottratto anche il ruolo all'interno della sua creatura attribuendosi, nello statuto, il potere illimitato fino al compimento dei 95 anni.