Bella Hadid con l’abito kefiah a Cannes: il messaggio politico nascosto nel look
Il Festival di Cannes non è solo un evento cinematografico attesissimo per le anteprime dei film che vanno in scena ogni sera, è anche una vera e propria “vetrina” per le star, tanto che praticamente ogni sera il red carpet viene trasformato in una passerella. Tra le grandi protagoniste di quest’anno c’è Bella Hadid che, sebbene non sia coinvolta in nessuna delle produzioni, è stata lo stesso invitata in qualità di modella famosa in tutto il mondo. Se sul tappeto rosso ha lasciato tutti senza fiato con un sensuale nude look dall’effetto vedo non vedo molto accentuato, per una delle apparizioni pomeridiane ha preferito qualcosa di più fresco ed estivo ma stando bene attenta a lanciare un importante messaggio politico.
Chi ha firmato l'abito kefiah di Bella Hadid
Sebbene Cannes sia un evento prettamente cinematografico, sono state diverse le star che non hanno voluto ignorare la questione mediorientale. Dopo Cate Blanchett, che sul red carpet ha reso omaggio ai colori della bandiera palestinese, ora anche Bella Hadid ha lasciato “parlare” la sua scelta di stile. Per un pomeriggio alla Croisette ha sfoggiato un abito kefiah, un modello tipicamente estivo con micro spalline, gonna a balze drappeggiata e micro nappine lungo le cuciture. Si tratta di una creazione d’archivio firmata Y2K (collezione A/I 2001) che ricorda i classici look vacanzieri, soprattutto perché Bella lo ha abbinato a occhiali da sole, sandali mules col tacco e maxi fiocco tra i capelli, lasciandosi immortalare sorridente e spensierata con un gelato tra le mani sullo sfondo del lungomare francese.
Il messaggio politico di Bella Hadid
La verità, però, è che Bella Hadid non ha scelto l’abito in modo casuale, ha voluto lanciare un preciso messaggio politico, rendendo omaggio alle sue origini palestinesi. Il capo è infatti stato realizzato con il tradizionale tessuto della kefiah, quello a quadri rossi e bianchi da sempre considerato il simbolo della resistenza palestinese. Non sorprende, dunque, che i fondatori del brand newyorkese Michael Sears e Hushidar Mortezaie si siano voluti esporre commentando il look della modella. Le loro parole sono state: "Mentre siamo testimoni di un genocidio e di un periodo di oppressione Bella non ha paura di mostrare le sue radici. Nessuno dovrebbe averne. Lavora con i media per condividere il suo pensiero, e questo è incredibile. Il suo è un messaggio di amore, sopravvivenza e unità, e lo è anche il mio. Questa è l’incarnazione di questo abito vintage di Michael & Hushi".