Bed rotting, se “marcire” nel letto diventa un atto politico ma con rischi per la salute
Poltrire a letto è una delle abitudini più comuni che ci siano. Soprattutto in inverno o dopo una giornata stressante, passare del tempo a riposarsi è un toccasana irrinunciabile. Cosa succede, però, se il poltrire diventa qualcosa di più del semplice ozio ? Il bed rotting (letteralmente marcire nel letto) è una delle tendenze di lifestyle che sta spopolando su TikTok, mostrando sia un ulteriore aspetto proprio della vita dei più giovani, sia come sono cambiate le necessità e la gestione del tempo dopo il periodo della pandemia e del lockdown. Dunque, prendersi cura di sé riposandosi può avere un lato negativo per la salute?
Che cos'è il bed rotting
In inglese il verbo to rot viene spesso associato alla frutta o alla verdura e significa "marcire". La nuova tendenza che sta invadendo TikTok, però, ci racconta quanto sia sfaccettato questo fenomeno: bed rotting non è soltanto poltrire, assomiglia di più ad abbandonarsi a vivere la vita nel letto. A letto si mangia, si ascolta la musica, si legge, si guardano film e serie tv e naturalmente si parla con gli amici in chat.
Su questo tema, ben prima di TikTok, Ottessa Moshfegh ci ha scritto un libro. La scrittrice statunitense, millennial nata nel 1981, è diventata celebre per il suo Il mio anno di riposo e oblio. "Prendevo due bicchieroni di caffè con panna e sei dosi di zucchero ciascuno, tracannavo il primo nell’ascensore che mi riportava su in casa e poi sorseggiavo piano il secondo, mentre guardavo film sgranocchiando salatini a forma di animali e prendevo un po’ di trazodone fino a riaddormentarmi. Così avevo perso il senso del tempo". Come specifica Moshfegh quello della protagonista non era un tentativo di mettere fine alla propria vita, "stavo facendo proprio il contrario. La mia ibernazione serviva a preservarmi. Pensavo che mi avrebbe salvato la vita".
Nel libro di Moshfegh la protagonista è una giovane 26enne che, a metà giugno del 2000, decide di trascorrere un anno a letto. La donna è una persona privilegiata che vive nell'Upper East Side di Manhatthan, è giovane, rispecchia i canoni di bellezza della società di allora. Nonostante questo, lascia il lavoro e inizia a imbottirsi di farmaci per non sentire nulla e provare a guarire dal suo distacco verso il mondo. Ovviamente si tratta di un romanzo, il bed rotting che le persone raccontano su TikTok non ha accezioni così patologiche, però il romanzo di Moshfegh, anche dopo 20 anni, ci permette di capire che sempre più persone vogliono mettere in pausa la propria vita, rallentare dai ritmi frenetici dell'iperproduttività di oggi.
Il bed rotting, poi, ci racconta che i giovani di oggi, a differenza di Moshfegh all'inizio del Duemila, possano essere ancora più ricchi di ansie per via della crisi climatica, di un mondo del lavoro sempre più ostile e complesso e di altri fattori che causano il desiderio di rintanarsi in un ambiente sicuro. Tuttavia, il bed rotting ha degli evidenti lati negativi e perfino patologici.
I lati negativi (e preoccupanti) del bed rotting
Se il bed rotting ha dei lati non solo positivi ma anche politici come abbiamo visto, poltrire troppo a lungo nel letto non porta benefici per la salute. Dopo il lockdown, moltissime persone, soprattuto le più giovani, hanno avuto difficoltà a ritornare alla vita quotidiana e alle attività all'aria aperta. Stare a letto per giorni di fila causa disturbi del sonno e problematiche relative alla salute mentale, come specifica la rivista di settore Scientific American. Come riporta uno studio pubblicato sul National Center for Biological Information del governo federale degli Stati Uniti, la produzione di vitamina D aumenta stando all'aria aperta, evitando così problematiche nel ritmo circadiano del sonno. Sempre nell'ambito della tendenza TikTok, alcuni creator stanno realizzando contenuti sulle problematiche del bed rotting. Diversi di loro forniscono suggerimenti su come non poltrire nel letto dopo che si torna dal lavoro e, più in generale, sulle conseguenze anche umorali che può causare stare giorni interi a letto. Insomma, per quanto prendersi cura di sé sia una pratica sacrosanta, come in moltissime tendenze lifestyle il lato "tossico" è facilmente intuibile.