Bebe Vio grata per ciò che può fare con le protesi, mostra “le mani e i piedi nuovi”
Avrebbe potuto arrendersi, avrebbe potuto rinunciare ai propri sogni e prendere una strada diversa e invece non l'ha fatto. Bebe Vio non ha mai lasciato che la disabilità si frapponesse tra lei e la scherma, la passione di sempre. Ha continuato a praticarla anche quando, a 11 anni, una meningite le ha fatto perdere mani e piedi. Se ha potuto continuare a gareggiare è stato innanzitutto grazie alla sua determinazione, a quel carattere solare e positivo tutto racchiuso nel sorriso che abbiamo imparato a conoscere. Ma è stato anche grazie alla tecnologia, al progresso scientifico: al posto di mani e piedi ha delle protesi avanzate, diventate i suoi arti a tutti gli effetti.
Bebe Vio, un vulcano di energia
Bebe Vio è l'esempio di coloro che non mollano dinanzi alle difficoltà, che lottano per il raggiungimento dei propri obiettivi. La meningite è stata un ostacolo notevole che la vita le ha messo davanti, ma lo ha affrontato a testa alta e col sorriso, senza che diventasse un impedimento. Quel sorriso è entrato nel cuori di tutti alle Paralimpidi, quando l'Italia intera ha cominciato a conoscere questa campionessa. La schermitrice ha portato a casa quattro medaglie, partecipando prima a Rio De Janeiro 2016 e poi a Tokyo 2020: due ori, un argento, un bronzo. Oggi è tra gli atleti paralimpici più amati e seguiti. Mattel l'ha anche scelta come modella per la serie Shero, collezione di bambole dedicate a donne-eroine, le cui vite possono essere fonte di ispirazione per le nuove generazioni. Nel suo caso, l'insegnamento più grande è che nulla è impossibile, non bisogna smettere di sognare in grande.
Le protesi di Bebe Vio
Bebe Vio è stata la prima schermitrice disabile a gareggiare con 4 protesi: in seguito alla meningite, a causa dell'amputazione di tutti gli arti, sia mani che piedi sono artificiali. Non ha mai avuto alcuna vergogna nel mostrare le protesi, ironizzandoci anche sopra. Già alla Milano Fashion Week 2017 aveva partecipato indossando una minigonna che rivelava quelle alle gambe, sfoggiate con orgoglio e semplicità: e perché nasconderle? Allo stesso modo ha imparato ad accettare le cicatrici che ha sul viso senza coprirle, perché parte di sé, della sua storia.
La 25enne è grata alla scienza, alla tecnologia: è consapevole di quanto i passi avanti degli ultimi anni siano stati decisivi, non solo per lei. I progressi hanno fatto sì che si potessero realizzare anche le sue protesi, quelle che le permettono di vivere una vita normale e di praticare sport. Nel mostrare le nuove mani e i nuovi piedi su Instagram, infatti, ha rivolto un pensiero proprio a questo, scrivendo: "Tutte queste cose non avrei potuto farle senza l'incredibile evoluzione tecnologica degli ultimi anni. E chissà quanto ancora potrà migliorare la nostra vita in futuro grazie alla ricerca scientifica".