Balmain sfila a Parigi (pensando all’Ucraina): gli abiti sono armature per tempi inquieti
Abiti come corazze, con imbottiture e rinforzi, giacche-armature con placche metallizzate, stivali da combattimento e minidress futuristici con le iconiche spalle larghe. Difficile non pensare alla guerra guardando la sfilata Balmain presentata alla Paris Fashion Week. Ma gli eventi di questi giorni non hanno nulla a che vedere con l'originale ispirazione del designer Olivier Rousteing: le armature bianche e nere che sfilano in passerella sono una metafora degli attacchi online degli hater, nonché una reminiscenza dei bendaggi che lo stilista ha indossato dopo una grave ustione. Tra minidress futuristici, dettagli neon, corsetti e giacche rinforzate da biker, una cosa è certa: Balmain ha colto il senso di inquietudine dei nostri tempi e lo ha tradotto in abiti.
La collezione di Balmain per l'Autunno/Inverno 2022-2023
La sfilata si apre con completi bianchi caratterizzati da dettagli rinforzati: pettorine, spalle, ginocchiere. Questi elementi si moltiplicano nel corso della sfilata, tra austeri look total black e completi color pastello. Cinghie, imbottiture e spalline concentrano ispirazioni diverse, dal mondo dello sport di contatto a reminiscenze di un futuro distopico. I modelli sono al tempo stesso giocatori di rugby, motociclisti, creature del metaverso e guerrieri medioevali.
Il conflitto russo-ucraino ha riportato il tema del combattimento di dolorosa attualità, ma le suggestioni che hanno portato a questa collezione sono altre e spaziano dai bendaggi indossati da Olivier Rousteing dopo le gravi ustioni riportate nell'incendio di casa sua fino all'abbigliamento dei motociclisti. La guerra di Balmain è metaforica: gli abiti sono corazze contro l'odio online e la manipolazione dei social network.
Il messaggio di Olivier Routeing per l'Ucraina
Poche ore prima della sfilata lo stilista ha pubblicato un messaggio di solidarietà con il popolo ucraino: “Siamo ben consapevoli che ci sono cose più importanti che accadono nel mondo oggi – ha scritto Olivier Rousteing su Instagram – È difficile pensare di concentrarsi sulle passerelle e sui vestiti, mentre ascoltiamo con il cuore pesante le ultime notizie. I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con gli ucraini. Siamo ispirati dalla loro dignità, resilienza e devozione alla libertà”. Tra Milano e Parigi, le sfilate proseguono in modo surreale: da Donatella Versace a Demna Gvasalia di Balenciaga però sempre più stilisti hanno preso posizione, organizzando donazioni e raccolte fondi. Alla luce dei recenti avvenimenti la sfilata di Balmain viene letta con occhi completamente diversi: gli abiti così resistenti e austeri, quasi distopici, parlano delle nostre paure e di questi tempi inquieti.