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Balenciaga risponde alle accuse sulla campagna shock: causa da 25 milioni contro il direttore del set

Con un messaggio sui social, Balenciaga ha ammesso “una serie di errori” relativi alle campagne pubblicitarie con i bambini, ma spuntano nuovi dettagli controversi e nuove polemiche.
A cura di Beatrice Manca
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Isabelle Huppert sul set di una campagna Balenciaga
Isabelle Huppert sul set di una campagna Balenciaga

Non si fermano le polemiche su Balenciaga dopo lo scandalo che ha costretto il brand a ritirare una campagna pubblicitaria. Le foto, con bambini ritratti insieme a peluche bondage e collari, hanno sollevato un putiferio sul web. Nonostante le pubbliche scuse, molte personalità del mondo della moda hanno preso le distanze dalla Maison. Perfino Kim Kardashian, musa e testimonial dello stilista Demna Gvasalia, ha detto di aver trovato le immagini "disturbanti"e lo stilista ha dovuto rinunciare a un premio. Intanto, la casa di moda corre ai ripari attraverso vie legali.

Le nuove foto dello scandalo

Le foto dei bambini sul set della campagna Gift Shop hanno scoperchiato il vaso di Pandora per il brand del gruppo Kering, ma non sono le uniche immagini a essere state criticate. C'è una seconda campagna, relativa all'ultima collezione, che ritrae le borse su una scrivania tra fogli e libri apparentemente disposti a caso. Ingrandendo l’immagine però si nota chiaramente che il documento riporta il testo di una sentenza della Corte suprema statunitense del 2008, United States v. Williams, in cui si decise che il materiale pedopornografico non è protetto dal diritto alla libertà d’espressione. In un’altra foto si vede Isabelle Huppert poggiare i piedi su una scrivania ingombra: tra i volumi sullo sfondo ce n'è uno di dipinti del pittore belga Michaël Borremans, che ritrae bambini in situazioni inquietanti, al limite del macabro.

Isabelle Huppert nella campagna di Balenciaga
Isabelle Huppert nella campagna di Balenciaga

La causa di Balenciaga contro il direttore del set

In risposta alla pioggia di critiche, Balenciaga ha avviato una causa da 25 milioni di dollari contro la società di produzione North Six e contro Nicholas Des Jardins, direttore del set per la campagna, accusandoli di "atti e omissioni inspiegabili": la tesi dell'azienda è che quei documenti e gli oggetti associati al bondage siano stati inseriti sul set all'insaputa del brand. Una mossa che da molti è stata letta come il tentativo in extremis di trovare un capro espiatorio a cui addossare la colpa: possibile che nessuno, ai piani alti dell'azienda, abbia visionato il materiale fotografico prima di autorizzarne la pubblicazione?

La nota di Balenciaga diffusa attraverso i social
La nota di Balenciaga diffusa attraverso i social

Business of Fashion ritira un premio a Balenciaga

Il 28 novembre, a pochi giorni dall'esplosione del caso mediatico, la testata Business of Fashion ha revocato un premio che aveva programmato di assegnare allo stilista del brand Demna Gvasalia. Balenciaga ha poi rotto il silenzio sui social, in cui ammette "una serie di errori di cui si assume la responsabilità" e rinnova le scuse a chi si è sentito offeso, ai partner e agli ambassador. Di sicuro, nell'era dei social, nessun errore viene dimenticato facilmente: dopo le controversie con il rapper Ye la punta di diamante del gruppo Kering deve fare i conti con un altro problema che rischia di travolgerla dalle fondamenta.

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