Aurora Ramazzotti, con la foto da piccola fa una dedica a Cesare: “Mi hai risvegliato dal torpore”
Aurora Ramazzotti è diventata mamma da meno di un anno e non potrebbe essere più felice. Il piccolo Cesare, il figlio nato dall'amore con Goffredo Cerza, sta crescendo e giorno dopo giorno diventa sempre più adorabile: questo per lui sarà il primo Natale della sua vita e sia i genitori che i nonni non esiteranno a renderlo super speciale. Sarà perché la magia delle feste l'ha ormai travolta o perché semplicemente adora riaprire le scatole dei ricordi con una certa regolarità, ma proprio di recente l'influencer ha rispolverato una foto di quand'era bambina, ritrovandosi a fare delle riflessioni sulla vita e sulla crescita. Ne ha poi approfittato per dedicare delle dolcissime parole al figlio che le ha cambiato la quotidianità, riempiendola d'amore incondizionato.
La foto da bambina di Aurora Ramazzotti
Non è una novità che Aurora Ramazzotti adori condividere sui social i dolci ricordi della sua infanzia, basti pensare al fatto che proprio di recente Michelle Hunziker per augurarle un buon compleanno ha riaperto alcuni vecchi album di foto che contenevano degli inediti scatti mamma-figlia. Questa volta, però, Aurora ha sfruttato lo scatto dell'infanzia per fare una dedica a Cesare. All'epoca era un'adorabile "bambina dagli occhi a mandorla" (come lei stessa si definisce), portava i capelli corti e con la frangia spettinata ed era un perfetto mix della bellezza e del fascino dei genitori. Oggi quella piccola è cresciuta e ha capito che in fondo non aveva la necessità di diventare grande così in fretta.
"Il mio futuro non è mai sembrato così bello"
A fare la differenza nel post di Aurora è stata la didascalia, una dedica d'amore incondizionato rivolta al figlio Cesare. L'influencer ha ricordato l'adolescenza, il momento della vita in cui si "uccide" il bambino che si ha dentro per la troppa voglia di crescere, ma oggi si è resa conto che in verità non ne è valsa la pena avere tanta fretta. Le sue parole sono state: "Mi accorgo di esser stata un po’ anestetizzata verso la vita, devo ringraziare mio figlio per avermi risvegliata dal torpore. Da quando è arrivato ogni cosa assume una nuova eccitante connotazione ed è quella di poterla vivere insieme a lui. Mi sono resa conto che affrontavo la vita quasi come un automatismo, ma adesso che ho consapevolezza di avere in mano la sua infanzia, quella che anche a lui più avanti provocherà un po’ di malinconia, mi sono ripromessa di fare del mio meglio per renderla più libera possibile. Ed egoisticamente anche il mio futuro non è mai sembrato così bello".