Alta Moda Parigi, la sfilata di Giorgio Armani Privé celebra la luce (e la gioia) del cabaret
Luce, scintillìo, gioia di vivere: l'Alta Moda di Giorgio Armani Privé si ispira al mondo dei cabaret e alla ritrovata voglia di godersi la vita notturna. "Re Giorgio" chiude la seconda giornata della settimana dedicata all'Haute Couture a Parigi con una sfilata alla Salle Pleyel, celebre sala da concerto: 91 uscite nel segno della luce tra cristalli, paillettes, frange e perline. In prima fila Valeria Bruni Tedeschi e Alessandro Preziosi accompagnato dalla figlia Elena.
Giorgio Armani Privé, la sfilata si ispira agli anni Venti
Abbiamo bisogno di frivolezza, di un momento di evasione, di tornare a sognare: la moda, per Giorgio Armani, è il motore creativo che ci fa guardare al futuro con speranza. Non una via di fuga dalla realtà, ma un modo per riprenderci il nostro tempo con leggerezza: naturale quindi guardare agli anni Venti e all'energia di una generazione che voleva lasciarsi la guerra alle spalle e immaginare un futuro diverso.
La nuova collezione couture di Giorgio Armani veste una moderna flapper, una gitana indipendente e sensuale: le silhouette asciutte e lineari si aprono in drappeggi e gonne vaporose, le giacche ricamate si alternano con abiti sottoveste, scivolati e luminosi.
Echi dei ruggenti anni Venti si vedono nelle cuffiette di paillettes, nelle scarpe mary jane e nella cascata di perline e cristalli che impreziosisce gli abiti. La linea Privé è l'area in cui Giorgio Armani si sente libero di esplorare e sperimentare: si allontana dalla sobria eleganza che lo contraddistingue per lasciarsi tentare da balze, ruches, fiocchi, drappeggi, cristalli, in un turbinìo di dettagli.
La palette si accende di rosa, azzurri intensi fino a degradare nel blu notte: spunta un insolito bianco, il bianco Armani, un divertissement dello stilista che alla fine dello show esce a godersi l'applauso in doppiopetto blu. Cosa c'è in fondo di più parigino del cabaret?