Alessandra Mion, orgogliosa di essere Frau Knam: “In azienda mio marito lo chiamo chef”

Giurisprudenza, il lavoro in casa editrice, poi l’incontro con Ernst Knam: Alessandra Mion, per tutti Frau Knam, ha raccontato a Fanpage.it come è riuscita a trovare uno spazio tutto suo per distinguersi nel mondo della pasticceria Knam.
A cura di Giusy Dente
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Per qualcuno può essere un peso essere considerata "la moglie di". Per Alessandra Mion no, al punto da aver accettato con molto affetto il soprannome "Frau Knam", che significa proprio "signora Knam". Nel 2010 ha sposato Ernst Knam, per tutti "il re del cioccolato", ma nel tempo è riuscita a trovare una propria identità, a distaccare la sua figura da quella del compagno, pur continuando a essere una squadra e a lavorare insieme. A Fanpage.it ha spiegato che tra loro c'è ovviamente un grande amore di base, ma anche tanta stima professionale. Lei ha imparato tanto da suo marito, ha trovato la sua vocazione proprio nella pasticceria: e contrariamente a quanto si potrebbe pensare, quella per i dolci non era una passione preesistente e non aveva mai fatto parte della sua vita a livello lavorativo.

Da Giurisprudenza alla pasticceria

Dopo la laurea in Giurisprudenza, Alessandra Mion ha lavorato molto tempo in casa editrice. Una vocina interiore le diceva che quello non era il suo posto, sentiva di avere una vena creativa che però non riusciva a mettere a fuoco. Galeotto è stato l'incontro con Ernst Knam, grazie a una sorta di appuntamento al buio: "La mia migliore amica ha pensato bene che fosse l'uomo della mia vita. Sono andata a quella cena e adesso sono qua". Ha iniziato quindi a frequentare il negozio, mantenendo il lavoro nell'editoria, fino a quando la pasticceria non ha preso il sopravvento del tutto. "Ho lasciato il mio lavoro e ho iniziato a seguire la parte commerciale, di comunicazione, di immagine – ha raccontato – finché è arrivata la pandemia". In quel periodo di lunga permanenza in casa ha avuto effettivamente modo di mettere le mani in pasta, nel vero senso della parola: "Mio marito aveva bisogno di fare qualcosa, perché è un vulcano. Anch'io avevo bisogno, perché mi stavo rattristendo": e così ha iniziato a sperimentare, a cimentarsi con la pasticceria partendo dalle basi. Da lì in poi è stato un crescendo: un blog, il canale Instagram di ricette, i libri, il negozio, la tv.

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Qual è il messaggio di Frau Knam

Prima il programma di Rai 2 Dolce Quiz, poi la rubrica la Dolceria in I fatti vostri, infine La pasticceria di Frau Knam in onda su Food Network, il canale del gruppo Warner Discovery interamente dedicato al cibo. Alessandra Mion ci ha pensato bene, prima di sbarcare in tv: "Me l'hanno proposto fin da subito, ma io ho detto no perché non avevo niente da dire. Non avevo un ruolo definito, se non la moglie del maestro Knam e non era quello. Ognuno di noi deve dare un messaggio".

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Il salto lo ha fatto solo quando si è sentita pronta, quando ha trovato la sua specializzazione: "Il mio messaggio è una pasticceria spiegata in maniera semplice, con la strumentazione semplice. E poi il messaggio che sta dietro è quello che non si è mai troppo grandi. Sì, il tempo passa, però insomma: se la devi esternare una cosa alla fine o vince lei o vinci tu". Con la pasticceria, Alessandra Mion è riuscita a dare forma alla sua vena creativa, unendola alla passione per la comunicazione: "A me piace molto fare dolci, mi piace molto raccontarli: il mio interesse è comunicare con gli altri, è raccontare delle storie, perché alla fine sono delle storie. È del tempo che si prende per se stessi e oggi è molto difficile, quindi ci fa bene ed è qualcosa che si fa per gli altri o comunque per condividere".

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Cosa significa essere Frau Knam

Aprendo il sito di Alessandra Mion si legge una definizione precisa: "Il lato Pink della pasticceria". Questa espressione è un modo per identificare in modo ben preciso la sua produzione, il suo contributo all'interno del mondo Knam. Ha spiegato: "Quando ho iniziato questa avventura è stato un po' come alzare la mano e dire: all'interno del mondo Knam ci sono anch'io e ho queste caratteristiche, faccio queste cose. Quindi io in quel momento ero pronta a dire: ci sono. È nato il negozio ed è nato con un logo che ho voluto femminile: è un fiore e uno dei petali è un cuore. Da me lavorano donne e ho voluto dare questo taglio proprio per dare un po' la mia presenza, perché in effetti con Ernst facciamo molto le cose insieme, però c'è qualcosa che appartiene più a me e lo volevo distinguere. Il lato pink è la mia parte". Gli insegnamenti del Re del cioccolato sono stati preziosi e anche per questo non le pesa affatto essere la signora Knam: "Lo trovo carino, è nato scherzosamente tra noi. Lui mi chiama Frau, che è femminile ma ha questo tono un po' austero. In realtà quella più severa sono sempre io, pur essendo lui il tedesco. E poi è nato per gioco, perché comunque in laboratorio, all'interno dell'azienda io non lo chiamo Ernst, io lo chiamo chef. Questo perché mi avvicina agli altri: se lui è chef per il laboratorio è chef anche per me".

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Donne e pasticceria, c'è tanto da fare

Con Alessandra Mion lavorano tante donne. Il settore della pasticceria, a differenza di quello dell'alta ristorazione, ha una maggiore presenza femminile: "Dobbiamo distinguere, credo, la ristorazione e la pasticceria. Ho acquisito un po' gli insegnamenti di mio marito e lui ha sempre detto che comunque a parità una donna in pasticceria ha sempre qualcosina in più, se non altro per la manualità, perché comunque abbiamo le mani più piccole. Oggi come oggi ci sono tante donne che fanno questo mestiere, penso più nella pasticceria che nella ristorazione, anche se comunque è sempre una minoranza. Però stiamo migliorando. Se andiamo nella storia, i grandi cuochi iniziano tutti con la mamma".

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