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Aiutare la natura andando a correre: cosa sono e come funzionano le ‘scarpe per il rewild’

Si chiamano ‘Rewild the Run’ e sono delle suole capaci di trasportare semi, proprio come in natura. L’invenzione, però, non convince tutti.
A cura di Beatrice Manca
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foto via Instagram @studiokiks
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Un giorno, andare a correre potrebbe essere un ottimo modo per aiutare la natura, piantare nuovi semi e ‘inverdire' le nostre città. Questa è l'idea dietro a un rivoluzionario progetto della designer Kiki Grammatopoulos: si chiama Rewild The Run e consiste in una suola 3D con piccoli gancetti, capaci di afferrare terra e semi e ‘trasportarli' altrove mentre si corre. L'idea è quella di unire l'allenamento dei runner al progetto di rewilding delle città, cioé una forma di ripristino di ampie zone naturali anche in città. Ma le suole potrebbero avere anche molti effetti collaterali, avvertono gli esperti.

Cosa sono le scarpe Rewild The Run

Kiki Grammatopoulos è una studentessa della Central Saint Martins, prestigiosa scuola di moda londinese che ha formato talenti del calibro di Phoebe Philo, Lotta Volkova, John Galliano e Stella McCartney. Terminato il master, la designer ha creato questo progetto ecologico: una suola in 3D da indossare sopra le scarpe da ginnastica ricoperta da piccoli anelli curvi e semi aperti, realizzati ispirandosi ad alcune piante, come l'artiglio del diavolo e la lappola. Il principio è quello del velcro (che infatti è stato inventato proprio a partire dalla lappola): la designer ha cercato di ‘imitare' un comportamento diffuso in natura, cioé quello degli animali selvatici che trasportano polline e semi da una zona all'altra.

foto di Maël Hénaff dal sito della Central Saint Martin
foto di Maël Hénaff dal sito della Central Saint Martin

Gli effetti delle scarpe che trasportano i semi nell'ambiente

La suola in 3D non esiste ancora in commercio: per ora è solo un concetto, un prototipo, ma la designer è interessata ad esplorare la sua invenzione con esperti di rewilding e magari con qualche colosso di abbigliamento sportivo. Il suo obiettivo è spingere le persone a sentirsi a proprio agio a correre nella natura. I benefici del movimento sono noti da tempo: recenti ricerche affermano che bastano 4mila passi al giorno per ridurre i rischi di morte prematura, ma che i benefici aumentano costantemente. Insomma, più si cammina (e si corre) meglio è. In questi anni però sono fioriti anche allenamenti che fanno bene alla natura, oltre che al corpo: come il plogging, l'arte svedese di raccogliere i rifiuti mentre si fa jogging. Il progetto Rewild The Run però potrebbe comportare dei rischi: il professor Stephen Carver dell'Università di Leeds ha spiegato alla Cnn che le scarpe potrebbero contribuire a diffondere specie infestanti, con pochi effetti sul rinverdimento delle aree urbane, se non quelli nocivi.

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