Adidas vende le Yeezy ‘avanzate’ dopo la rottura con Kanye West: il ricavato andrà in beneficienza
Sono passati ormai mesi dalla burrascosa rottura tra Adidas e il rapper Ye, meglio noto come Kanye West. Solo ora il colosso sportivo però sembra aver trovato una soluzione al problema che ha gravato sul suo ultimo bilancio: le centinaia e centinaia di scarpe Yeezy rimaste invendute nei magazzini. Dopo i rumors di una possibile distruzione delle giacenze, il brand tedesco ha annunciato la sua decisione: le scarpe verranno vendute, sì, ma per aiutare economicamente le persone "ferite" o danneggiate dalle parole del rapper.
La rottura tra Adidas e Kanye West
Lanciata nel 2015, la linea Yeezy era un vero proprio asset di Adidas: i ricavi di Yeezy arrivavano a 1,7 miliardi di euro, pari a circa il 7 per cento del fatturato annuo dell’azienda. Nonostante ciò, il brand sportivo ha interrotto i rapporti con l'ex marito di Kim Kardashian dopo un'escalation di commenti antisemiti e razzisti. Una decisione che ha comportato pesanti perdite in bilancio, lasciando ad Adidas magazzini pieni di scarpe invendute. In un primo momento l'azienda si era detta disponibile a vendere le scarpe ma senza il nome Yeezy poi si era parlato di una distruzione dell'invenduto, una decisione non molto in linea con le promesse di sostenibilità di Adidas.
La decisione di Adidas
L'ultima parola sulla questione è arrivata dall’amministratore delegato Bjorn Gulden, che ha comunicato agli azionisti della società la decisione di rimettere in vendita le scarpe prodotte dall'ormai defunta partnership. "Bruciarle non è la soluzione – ha affermato l’amministratore delegato – Quindi stiamo cercando di vendere parte di questi beni e poi donare il ricavato alle organizzazioni che sono state danneggiate dalle dichiarazioni di Kanye". Una parte dei proventi della vendita quindi andrà in beneficienza, anche se l'azienda non ha ancora chiarito i destinatari.