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Smemoranda è salva: chi ha acquistato il marchio di agende

Dopo l’asta andata deserta è arrivato il fallimento. O almeno così sembrava: Smemoranda, invece, è salva. La licenza è stata acquistata da due imprenditori del settore della cancelleria.
A cura di Arianna Colzi
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Le agende Smemoranda
Le agende Smemoranda

L'agenda delle agenda è salva. Per Smemoranda è stato scongiurato il fallimento. Il brand fondato da Gino e Michele è andato all'asta all'inizio del 2024, dopo 45 anni di vita e di presenza fissa sui banchi di scuola. L'asta, però, è andata deserta: il fallimento dell'azienda storica sembrava ineluttabile. Mentre ci preparavamo a dire addio ai diari che hanno segnato generazioni di studenti italiani, negli ultimi giorni due imprenditori si sono fatti avanti, acquistando la licenza.

Il simbolo della Smemoranda
Il simbolo della Smemoranda

Chi ha rilevato Smemoranda

All'asta per rilevare Smemoranda non si è presentato nessuno. Se la fine di un mito sembrava essere avere tutte le caratteristiche dei più tristi degli epiloghi, ora arriva la notizia che Lucio Santoro, editore e imprenditore, e Valerio Benini, anche questo imprenditore, hanno rilevato la licenza del marchio. Cosa significa in concreto? Santoro e Benini non hanno di fatto acquistato Smemoranda ma, in vista della prossima asta che si terrà a Milano, avranno diritto di prelazione rispetto agli altri eventuali acquirenti.

Un'agenda dell'edizione 2023-2024
Un'agenda dell'edizione 2023-2024

Santoro, pugliese ma residente a Londra, lavora nell'ambito della produzione della cancelleria scolastica, così come l'emiliano Valerio Benini, che negli scorsi ha collaborato proprio con Smemoranda. L'obiettivo dei due acquirenti sembrerebbe essere quello di far continuare a vivere il mito della Smemo, assicurando in prima istanza che, come ogni anno, l'agenda sia sui banchi di scuola il prossimo settembre 2024.

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