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Sanremo 2023, il plagio nell’abito-manifesto di Chiara Ferragni: “Non è opera di Claire Fontaine”

È polemica sulla scritta dell’abito-manifesto di Chiara Ferragni nella prima serata del Festival di Sanremo 2023, accusata di aver sbagliato il credito artistico.
A cura di Clara Salzano
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L'abito-manifesto di Chiara Ferragni oggetto di polemiche
L'abito-manifesto di Chiara Ferragni oggetto di polemiche

La partecipazione di Chiara Ferragni al Festival di Sanremo 2023 ha suscitato da subito una grande attesa per vari motivi: la più famosa influencer italiana e, tra le più importanti al mondo, avrebbe lasciato il suo luogo naturale, il web, per salire sul palco più impegnativo della tv nostrana e, non di meno, tutti si sono chiesti cosa avrebbe indossato Chiara Ferragni sul palco dell'Ariston durante la 73esima edizione del Festival di Sanremo. Dopo la sua apparizione nella prima serata di Sanremo 2023 ha fatto molto discutere il primo look presentato dalla nota influencer con un abito-mnifesto che riporta la scritta "Pensati Libera".

L'abito manifesto di Chiara Ferragni
L'abito manifesto di Chiara Ferragni

Chi sono gli autori della scritta sul vestito di Chiara Ferragni

Il vestito-manifesto di Chiara Ferragni è stato da Maria Grazia Chiuri, direttrice artistica di Dior, su richiesta della nota influencer che voleva lanciare un chiaro invito a tutte le donne di liberarsi dalle costrizioni che la società impone ed essere forti. Il claim usato sulla mantella che avvolge il l'abito della prima serata del Festival di Sanremo 2023 è stato attribuito al duo artistico Claire Fontaine ma i social sono stati inondati di interventi che hanno sottolineato l'errato credito artistico.

La dichiarazione di plagio di cicatrici-nere
La dichiarazione di plagio di cicatrici-nere

"Pensati libera" non sembra essere infatti un'opera d'arte attribuibile a James Thornhill e Fulvia Carnevale di Claire Fontaine, nonostante la condivisione da parte dello stesso duo artistico durante la prima serata del festival. A rivendicare la paternità della scritta è cicatrici.nere, street artist e tatuatore bolognese, che dimostra con un video su Instagram come il claim è stato realizzato e la sua cifra stilistica nel ramoscello di ulivo disegnato sotto la scritta, fotografata evidentemente da Claire Fontaine su un muro di Genova dopo un corteo femminista.

La foto di Claire Fontaine
La foto di Claire Fontaine

Sono in tanti sui social ad accusare di plagio Claire Fontaine, e di conseguenza Chiara Ferragni, dell'arte di cicatrici.nere. La scritta "Pensati libera" è infatti da tempo riportata su vari muri di Bologna e di altre città italiane per mano dello street artist bolognese, che ora vive in Spagna. Cicatrici.nere sottolinea inoltre in un suo post su Instagram quanto in realtà le parole del claim, reso tanto celebre da Chiara Ferragni, siano di tutti perché si trovano per strada, frutto di "artivismo" e non oggetto di mercificazione come quella a cui si è assistito.

Il tatuatore bolognese ha accompagnato il video di dimostrazione della sua paternità della scritta con alcune parole.

PENSATI LIBERO È LÀ FUORI PER STRADA.

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