Salvatore Ferragamo, a Firenze arriva la mostra che celebra il grande stilista
Firenze torna a celebrare Salvatore Ferragamo. Il "calzolaio dei sogni" – come lo ha definito il regista Luca Guadagnino che a lui ha dedicato un documentario – sarà ricordato nella mostra Salvatore Ferragamo 1898-1960. La retrospettiva inaugura il 27 ottobre a Palazzo Spini Feroni, sede del Museo Ferragamo, in occasione dei cento anni dall'apertura del primo negozio a Los Angeles, l'Hollywood boot shoop.
Firenze celebra la storia di Salvatore Ferragamo in una mostra
Nel 1923 Salvatore Ferragamo aveva 25 anni ed era arrivato negli Stati Uniti da quasi dieci anni. Cento anni fa lo stilista di origine campano decise di aprire la sua boutique di fronte al Grauman's Egyptian Theater, uno dei teatri più importanti di Los Angeles: proprio in virtù di questa posizione, Ferragamo si guadagnò in breve tempo il nome di Calzolaio delle stelle. Le produzioni cinematografiche, infatti, avevano iniziato ad affidargli la realizzazione delle scarpe dei protagonisti.
La mostra di Palazzo Spini Feroni celebra questa pietra miliare della carriera di Ferragamo che, dopo il successo americano, nel 1927, tornò a Firenze dove aprì il suo primo laboratorio in via Mannelli 57. Proprio il palazzo fiorentino divenne, nel 1938, la sede ufficiale di quella che nel frattempo era diventata l'azienda di Salvatore Ferragamo. Un vero e proprio simbolo nella storia del Made in Italy.
L'abilità artigianale di Ferragamo
La retrospettiva è anche un tributo alla prima esposizione dedicata allo stilista, ossia quella presentata nel 1985 a Palazzo Strozzi. Salvatore Ferragamo 1898-1960 si concentra sull'abilità artigianale e imprenditoriale di un uomo che, partito da origini umili, arrivò a disegnare scarpe per Marylin Monroe, Audrey Hepburn e molte altre. All'interno della mostra è possibile vedere le creazioni oggi conservate nell'Archivio Ferragamo, così come è possibile ripercorrere i primi passi dell'azienda fiorentina.
La retrospettiva su Salvatore Ferragamo si divide in 9 sezioni. Si parte dalla storia del fondatore fino al cosiddetto Nuovo Rinascimento, ossia quella tradizione manifatturiera toscana e fiorentina che, anche dopo un secolo, continua a curare la scelta dei materiali.
Stefania Ricci, che ha curato la mostra con il contributo scientifico di Chiara Fuci, ha incluso nel percorso espositivo anche tutta una serie di fotografie, documenti, bozzetti e brevetti provenienti anche da altre istituzioni culturali. Gli scatti di un'epoca ormai andata fanno meglio comprendere quanto Ferragamo fosse in grado di unire la tradizione artigiana e l'innovazione tecnologica: dunque, da un lato l'osservatore può ammirare il prodotto finito, mentre dall'altro può immergersi nel pensiero dietro la creazione.
Salvatore Ferragamo 1898-1960
Dal 27 ottobre 2023 al 4 novembre 2024 a Palazzo Spini Feroni
Giorni di chiusura
1 gennaio, 15 agosto, 25 dicembre
Biglietto
Intero 8 euro
Ridotto 5/4 euro