Pritzker Prize 2023, perché David Chipperfield ha vinto il Nobel per l’architettura
Il dialogo col passato, la conservazione e ricostruzione in perfetta armonia con l'architettura contemporanea caratterizzano le opere di Sir David Chipperfield che ha vinto il Pritzker Prize 2023, il più importante riconoscimento nel mondo dell'architettura. Uno dei massimi esempi della sensibilità di Chipperfield è sull'Isola dei Musei a Berlino dove l'archistar britannica ha curato la ricostruzione del Neues Museum, che custodisce il prezioso busto di Nefertiti, e la creazione della nuova James-Simon-Galerie. Lo studio dell'architetto inglese ha completato oltre 100 edifici in tutto il mondo, dall'America's Cup Building ‘Veles e Vents' di Valencia alle Procuratie Vecchie di Venezia.
Edifici civili, culturali, accademici, residenze e piani urbanistici in Asia, l'Europa e il Nord America, le opere costruite da Sir David Chipperfield nel mondo coprono oltre quattro decenni di storia dell'architettura. L'architetto britannico riceverà l'ambito premio il prossimo mese ad Atene dove gli è stato affidato l'importante progetto di restauro del National Archaeological Museum, l'ennesimo magistrale progetto museale affidato alle sue abilità progettuali. Sir David Chipperfield non è infatti una firma ego-riferita dell'architettura, i suoi progetti non sono riconoscibili per le forme irregolari come quello di Frank Gehry o per i particolari materiali usati come Shigeru Ban, è un architetto sensibile ed elegante, potente e sommesso.
David Chipperfield è meritevole del più importante riconoscimento dell'architettura perché "non ha alcuna arroganza – commenta Tom Pritzker, presidente della Hyatt Foundation, che sponsorizza il premio – evitando costantemente le tendenze per affrontare e sostenere le connessioni tra tradizione e innovazione, al servizio della storia e dell'umanità. Mentre le sue opere sono elegantemente magistrali, misura i risultati dei suoi progetti in base al benessere sociale e ambientale per migliorare la qualità della vita di tutta la civiltà".