Bergamo Capitale Italiana della Cultura: perché la “nuova” Accademia di Carrara è l’evento da non perdere
Il 2023 è un anno molto importante per la città di Bergamo che, insieme a Brescia, è stata nominata Capitale Italiana della Cultura. Varie sono le mostre e le iniziative organizzate per l'occasione ma c'è un evento che non si dovrebbe perdere: il 28 gennaio 2023 riapre l'Accademia di Carrara dopo un completo aggiornamento della fruibilità del patrimonio e degli spazi, della proposta culturale e dei servizi della storica istituzione, con un biglietto d'ingresso straordinario a.5 euro nel primo weekend di visita.
La "nuova" Carrara
Dal 1796 a oggi, l'Accademia Carrara, memoria e simbolo del collezionismo italiano, ha subito diverse vicissitudini. Fondata oltre duecento anni fa grazie alla donazione del conte Giacomo Carrara, che con i suoi dipinti, disegni e stampe creò la prima collezione permanente dell'attuale pinacoteca, l'importante istituzione di Bergamo aveva già chiuso nel 2008 per lavori di ristrutturazione durati fino al 2015, quando fu costituita la nuova Fondazione Accademia Carrara.
Nel tempo l'Accademia di Carrara si è arricchita di servizi, spazi e opere, per lo più provenienti, a differenza di molti musei civici, da lasciti di privati, appassionati d’arte e collezionisti. Oggi, dopo meno di anno, la pinacoteca di Bergamo riapre con un nuovo allestimento e un restyling completo volto a rendere contemporaneo il museo, in linea con gli standard delle più importanti istituzioni culturali al mondo, grazie anche al supporto di una commissione scientifica.
Il progetto architettonico per l'Accademia
L'Accademia di Carrara riapre con un nuovo ordinamento interno e un percorso espositivo totalmente rinnovato, grazie al progetto architettonico di Antonio Ravalli. I tre piani del palazzo sono stati riconfigurati in una prospettiva più funzionale che ha collocato al piano terra gli spazi di accoglienza al pubblico, al primo piano le sale dedicate alle mostre temporanee e ai foqus sulla collezione permanente, che trova spazio al secondo piano. Una selezione di oltre 300 opere della collezione permanente è stata esposta nelle 16 sale dell'ultimo livello dell'Accademia.
L'allestimento dell'architetto Ravalli per l'Accademia di Carrara introduce nuove prospettive e punti di vista sull'importante patrimonio artistico del palazzo che conta opere di Mantegna, Bellini, Raffaello, Tiziano, Lotto, Moroni, Baschenis, Rubens, Pisanello e molti altri ancora. Il nuovo percorso espositivo, che abbraccia cinque secoli di storia dell’arte, si divide in due grandi ali, contraddistinte da una diversa colorazione alle pareti: rosso intenso per i capolavori dal Gotico al Rinascimento in Italia, pareti azzurre per i maestri della pittura lombarda.
Nuovi supporti verticali per le opere d'arte, metallici e trasparenti, sono un omaggio dell'architetto Ravalli a Franco Albini e guidano lo sguardo del visitatore durante il percorso. Alle opere sono inoltre stati accostati oggetti di piccolo formato, come medaglie e bronzetti, a sottolineare la varietà della collezione museale.
Il progetto architettonico prevede anche la creazione di un nuovo deposito, costruito secondo i più innovativi standard museografici, che permette di raccogliere e preservare, per la prima volta all'interno del museo, le opere non esposte. Per l'estate 2023 è prevista inoltre la costruzione di un percorso coperto esterno, che collegherà i tre piani del palazzo, offrendo un’inedita prospettiva delle mura venete di Bergamo, patrimonio dell'Unesco, l’apertura di un bistrot e la possibilità per i cittadini e i turisti di godere del parco dell'Accademia di Carrara, da sempre precluso, che sarà denominato I Giardini di PwC, con oltre 3.000 metri quadrati di verde.
L'opera site specific dei Fallen Fruit
"Conversazioni Sacre" è il titolo dell'installazione site specific, realizzata da Fallen Fruit, il duo californiano composto da David Allen Burns e Austin Young, per gli spazi di una delle due scale del museo. L’opera è un'immersione nell'arte contemporanea e una celebrazione della collezione del museo, con elementi che rimandano alle più importanti opere esposte all'Accademia di Carrara, e della città con riferimenti a Bergamo e alla sua storia.
"Per creare quest’opera – spiegano David Allen Burns and Austin Young / Fallen Fruit – ci siamo immersi nella Carrara e nella città di Bergamo. Abbiamo camminato per le strade e i viali della parte più antica, Città Alta. Abbiamo visitato il museo, apprezzando l’estrema precisione dei dettagli nelle opere, poi le chiese, i monasteri, i castelli e i parchi dentro e fuori la città… Abbiamo fotografato elementi che spiccano negli spazi pubblici, e non solo. Abbiamo documentato dettagli dalla biblioteca, dal teatro, dai giardini botanici, dal cuore di Bergamo". Visitare l'installazione dei Fallen Fruit vale da sola l'ingresso e offre la possibilità di vivere una piccola caccia al tesoro sulle pareti delle scale dell'Accademia di Carrara.
La mostra di Cecco del Caravaggio all'Accademia
Dal 28 gennaio 2023 l'Accademia Carrara riapre al pubblico con gli spazi interni rinnovati e la prima mostra dedicata a Cecco del Caravaggio. Si tratta della prima esposizione mai dedicata in Italia e nel mondo all'artista Francesco Boneri, detto Cecco (1585 circa – post 1620), allievo e modello del più noto Caravaggio, pseudonimo di Michelangelo Merisi. L'esposizione comprende 43 opere, provenienti da altre collezioni di privati, musei e gallerie internazionali, che affiancano i lavori di Cecco ad altri artisti, che hanno ispirato o sono stati ispirati da questo pittore, tra cui anche due dipinti di Caravaggio.