Perché Diébédo Francis Kéré ha ricevuto il Pritzker Prize 2022: è il primo architetto africano a vincere
Siamo abituati a stupirci per architetture da record e progetti stratosferici ma il "vento dell'architettura" sta cambiando e la vittoria di Diebedo Francis Kéré del Pritzker Architecture Prize 2022 è un chiaro segnale. Kéré, originario del Burkina Faso, è il primo architetto africano a ricevere l'ambito premio che rappresenta l'onorificenza più prestigiosa in architettura. Le sue costruzioni tra cui scuole, strutture sanitarie, spazi pubblici e alloggi in tutta l'Africa e in terre difficili sono esempi di sostenibilità per la terra e i suoi abitanti.
L'architettura sociale di Diebedo Francis Kéré
Il mondo dell'architettura sta cambiando, la coscienza del mondo sta cambiando. La terra è satura di progetti sbalorditivi che inquinano il pianeta e il premio vinto da Kéré è un chiaro segnale. "Spero di cambiare il paradigma, spingere le persone a sognare e a rischiare. Non è perché sei ricco che dovresti sprecare materiale. Non è perché sei povero che non dovresti cercare di creare qualità”, ha dichiarato Diebedo Francis Kéré quando ha appreso di aver ricevuto il Pritzker Prize 2022, “Tutti meritano la qualità, tutti meritano il lusso e tutti meritano il comfort. Siamo interconnessi e le preoccupazioni per il clima, la democrazia e la scarsità sono preoccupazioni per tutti noi”.
Perché Diebedo Francis Kéré è stimato nel mondo
Kéré, classe 1965, è stato premiato per i suoi progetti "pionieristici" in zone di estrema scarsità nel mondo. È facile costruire e offrire qualità architettonica, lusso e comfort, lì dove c'è abbondanza e facile reperibilità di materia. L'architetto originario del Burkina Faso è rinomato e stimato per l'uso innovativo che riesce a fare delle risorse locali, il suo impegno per la giustizia sociale e per i suoi metodi di progettazione partecipata. Le sue architetture riescono a creare e rafforzare comunità, lì dove le infrastrutture sono assenti. Le sue opere così riescono ad avere anche più valore di un unico edificio realizzato altrove.
L'importanza delle opere di Francis Kéré
Le architetture di Francis Kéré non esistono mai nella loro singolarità ma hanno un impatto straordinario sul territorio in cui vengono realizzate. Il suo lavoro per la creazione di scuole primarie e secondarie in Africa è stato volano per la nascita di molte istituzioni, incentrate spesso sulla sostenibilità e la ricerca bioclimatica, come l'Istituto Burkina of Technology in Burkina Faso che rappresenta un polo scientifico all'avanguardia costruito con pareti di argilla rinfrescante a basso costo ma elevata qualità architettonica.
L'uso poetico della luce è una caratteristica di tutte le opere di Kéré. I materiali utilizzati in modo sapiente filtrano le dure condizioni di sole caldo creando spazi interni sereni e confortevoli con flora indigena, cortili e aperture che permettono al calore di fuoriuscire. La tradizione dell'Africa occidentale è presente inoltre in tutti i suoi lavori, anche in progetti come il Sarbale Ke per il
Coachella Valley Music and Arts Festival in California che si ispira alla forma del baobab scavato, albero sacro in patria, sotto cui radunarsi per celebrare, raccontare storie e scambiarsi idee.