Perché alcune opere di Pablo Picasso sono state esposte nei bagni femminili del museo
Avreste mai pensato di vedere un bagno trasformarsi in un vero e proprio museo? A dispetto di quanto si potrebbe pensare, è accaduto realmente in Australia, per la precisione al MONA (Museum of Old and New Art), in Tasmania. È proprio qui che l'artista e curatrice americana Kirsha Kaechele ha voluto esporre due dipinti e un disegno di Pablo Picasso ma, dopo varie vicissitudini legali che l'hanno vista protagonista, ha deciso di posizionarli nella stanza riservata alla toilette femminile. Il motivo? Naturalmente è tutt'altro che casuale: ecco perché il bagno è diventato un moderno museo d'arte.
Perché il MONA ha violato l'Anti-Discrimination Act
Kirsha Kaechele ha inaugurato l'originale mostra dedicata a Picasso al Museum of Old and New Art nel dicembre 2020 ma solo di recente l'argomento è tornato ad attirare le attenzioni dei media, il motivo? Un uomo ha fatto una denuncia di discriminazione dopo che l'ingresso alla sala gli era stato negato. Le opere del noto pittore spagnolo, infatti, inizialmente erano state esposte nella cosiddetta Ladies Lounge, luogo in cui tutti coloro che non si identificano col sesso femminile non potevano entrare. La questione ha generato così tanto clamore da essere finita in tribunale e alla fine è stato dichiarato che il MONA ha violato l'Anti-Discrimination Act australiano del 1998. Kirsha ha dovuto chiudere la Ladies Lounge ma non si è data per vinta: ha deciso di spostare le opere di Picasso nel bagno femminile (Ladies Room), così da rimanere fedele al messaggio simbolico legato all'installazione.
Cos'è la Ladies Lounge
La curatrice ci ha tenuto a intervenire personalmente sull'accaduto, spiegando qual era l'obiettivo della sua iniziativa. Innanzitutto i dipinti di Pablo Picasso facevano parte dell'installazione Ladies Lounge, opera descritta come come "Uno spazio tremendamente lussuoso in cui le donne possono concedersi stuzzichini decadenti, bevande fantasiose e altri piaceri signorili, accolte e intrattenute dal favoloso maggiordomo". La mostra era stata pensata proprio per essere "vietata" agli uomini, dunque impedirgli di accedere era parte dell'opera d'arte. Così facendo, infatti, questi ultimi avrebbero avuto un assaggio della discriminazione e dell’esclusione che molte donne hanno sperimentato nel corso della storia. Ora Kirsha ha voluto dei bagni riservati solo alle donne nel museo (in precedenza erano toilette unisex), così da riservare ancora solo alle donne i dipinti di Picasso. In futuro conta poi di riaprire la Ladies Lounge come chiesa/scuola/boutique.