L’oasi galleggiante per vivere in mare come James Bond
Nel film "La spia che mi amava" del 1977 James Bond viveva su un baccello galleggiante. È questa l'immagine che ha fatto sognare il designer Jean-Michel Ducancelle per 25 anni fino all'arrivo di Anthénea. La capsula galleggiante progettata da Ducancelle è la consacrazione di un'idea folle immaginata per decenni dall'architetto navale che è riuscito a creare un'oasi nomade, autosufficiente e inaffondabile per vivere a contatto con la natura.
Anthénea è una capsula galleggiante di diametro 9,40 metri e disponibile in differenti versioni. Può avere molteplici usi, dalla casa dei sogni alla suite d'albergo, da ristorante a luogo di eventi. Il baccello ha una capacità interna di 50 metri quadrati ma può raggiungere 150 metri quadrati e offre una vista a 360° attorno.
Anthenea funziona ad energia solare grazie ai pannelli solari posizionati sulla struttura e una cupola con sensore di energia soddisfa il fabbisogno elettrico e di acqua calda dell'abitacolo. Un pozzo centrale fornisce aria condizionata naturale e un fondo trasparente permette di vivere come su sommergibile marino.
Il primo prototipo di Anthénea è stato realizzato nel 1998 in scala 1/2. In seguito sono state create varie versioni fino al modello definitivo del 2017 a Lannion realizzato grazie alla collaborazione con il costruttore Jacques-Antoine Cesbron. Una versione di Anthénea può essere visitata a Trébeurden, nella Côtes d'Armor. All'interno si configura come un'abitazione su due livelli con camera da letto circolare, bagno con vasca idromassaggio, cucina e salotto sotto il tetto apribile.
Anthénea è dotata anche di due motori per navigare verso 4 nodi. L'oasi è come un fiore di loto appena posato sull'acqua. Il progetto risulta eco-responsabile, grazie all'ancoraggio a vite di sabbia che non crea danni all'ecosistema marino. Inoltre Anthénea è ricilabile al 100% e a bordo offre il massimo comfort per vivere a contatto diretto con la natura.