L’Arco di Trionfo “impacchettato” di Christo: il tessuto usato avrà una seconda vita
Christo, l'artista bulgaro scomparso il 31 maggio 2020, è diventato famoso con le sue opere di land art, prime tra tutte le installazioni con cui ha “impacchettato” i monumenti di mezzo mondo, dalle Mura Aureliane a Roma al Reichstag di Berlino. La sua ultima creazione è stata L'Arc de Triomphe, Wrapped, un progetto al quale ha lavorato per anni ma che è stato completato e inaugurato alcuni mesi dopo la sua morte. Oggi si torna a parlare del grande successo parigino e il motivo è molto particolare: tutti i materiali usati dall'artista avranno preso una nuova vita grazie a delle iniziative all'insegna dell'ecosostenibilità.
L'Arc de Triomphe, Wrapped, le critiche all'opera d'arte
L'Arc de Triomphe, Wrapped, è l'opera d'arte contemporanea che Christo ideò con la compagna di vita Jeanne-Claude fin dai primi anni '60 ma che divenne realtà solo dal 18 settembre al 3 ottobre 2021, ovvero dopo la sua morte. L'iconico monumento simbolo della capitale francese venne avvolto da 25.000 metri quadrati di tessuto blu argentato e da 3 mila metri di corda rossa e attirò l'attenzione di oltre 6 milioni di visitatori.
L'obiettivo del progetto? Invitare il pubblico a guardare l'Arco di Trionfo con occhi nuovi. In molti, però, criticarono non poco l'opera, definendola non solo antiestetica ma anche deplorevole, vista l'enorme quantità di tessuto sprecato. Oggi, però, quel tessuto avrà finalmente una nuova vita: il sindaco di Parigi Anne Hidalgo ha annunciato che i materiali utilizzati da Christo verranno riciclati, così da ridurre il loro impianto ambientale.
Cosa verrà fatto col tessuto dell'Arco di Trionfo impacchettato
"A Parigi nulla si crea nulla si distrugge e l'opera monumentale di Christo non fa eccezione", sono state queste le parole che Anne Hidalgo ha usato su X per annunciare una partnership esclusiva con Parley for the Oceans. Di cosa si tratta? Di una organizzazione ambientale senza scopo di lucro a cui è stato affidato il compito di riciclare e trasformare i tessuti e le corde di Christo. I materiali dell'opera d'arte diventeranno "strutture ombreggianti e tende" da usare durante i Giochi Olimpici e Paralimpici 2024 (che si terranno nella capitale francese dal 26 luglio all'11 agosto). Il legno e l'acciaio utilizzati per sostenere l'imballaggio, invece, sono già stati riciclati dalla cooperativa di falegnameria Les Charpentiers de Paris, dai produttori di acciaio ArcelorMittal e Derichebourg Environnement. In questo modo si è dimostrato che il mondo dell'arte combatte da sempre in prima linea per affrontare le sfide ambientali e climatiche.