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Il grattacielo ispirato al Bacio di Klimt: due palazzi si incontrano dando vita a un’illusione ottica

A Tirana in Albania sorgerà un grattacielo che rappresenta la fusione tra architettura e arte: due palazzi distinti si “incontrano” dando l’illusione ottica di essere un solo edificio.
A cura di Arianna Colzi
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Il grattacielo a Tirana | Foto OODA
Il grattacielo a Tirana | Foto OODA

Anche gli architetti si innamorano delle opere d'arte. A Tirana, in Albania, sta per sorgere un nuovo palazzo che modificherà lo skyline: un doppio grattacielo che sembra riprendere le mosse del plié di una ballerina o di due amanti che si baciano. Lo studio di architettura portoghese che ha ideato il progetto ha spiegato alla CNN che le strutture sono distinte ma si incontrano alla sommità creando l'illusione ottica di un solo edificio, oltre a rimandare al bacio tra due amanti.

Il palazzo-bacio che fa sognare Tirana

Lo studio OODA è la "mente" dietro la Bond Tower, un edificio che si sdoppia e che ospiterà una residenza e un hotel di 50 piani: ospiti e residenti del condominio saranno separati. L'illusione ottica che il grattacielo crea alla vista umana cambia a seconda dell'angolazione con cui si guarda al palazzo: la danza tra i volumi delle strutture è alla base del progetto, che punta a simboleggiare il raggiungimento dell'equilibrio tra bellezza della forma e la solidità del progetto. L'altra chiara ispirazione è a Il Bacio di Gustav Klimt, celebre dipinto del 1908, dove due amanti si baciano, in un incontro che fonde due corpi e due anime. Il progetto dovrebbe essere avviato entro il 2024 e sarà ultimato entro il 2028.

La Bond Tower | Foto OODA
La Bond Tower | Foto OODA

Il grattacielo fa parte di un cambiamento significativo nell'urbanistica di Tirana, che sta cambiando il proprio volto preparandosi ad accogliere altri due grattacieli da 58 piani, il Mount Tirana e il Tirana Tour. Una vera e propria rivoluzione per la capitale albanese, che punta a diventare meta anche degli appassionati di design e di architettura. Nei prossimi 10-15 anni, dunque, ci si aspetta uno stravolgimento significativo del piano regolatore e del paesaggio urbano della capitale.

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