Ikea porta al Fuorisalone 2023 i mobili che hanno fatto la storia (incluso il ‘grande errore’)
Ottant'anni di storia del design, ma soprattutto ottant'anni di case da arredare e da vivere. Ikea celebra la sua storia al Fuorisalone 2023 attraverso l'installazione "Assembling the Future Together". Fino al 23 aprile, all'interno del Padiglione Visconti, il colosso svedese celebra otto decenni di design attraverso i pezzi più iconici, entrati in tutte le case (anche le nostre).
L'installazione di Ikea in zona Tortona
Ikea arriva alla Milano Design Week, precisamente in zona Tortona: il Padiglione Visconti per tutta la settimana si trasforma in un contenitore multimediale che accoglie incontri, dibattiti, musica, cibo svedese e intrattenimento. Al Padiglione Ikea presenta l'History Wall: prodotti iconici selezionati dal Museo IKEA di Älmhult per raccontare lo spirito del decennio a cui appartengono. Perché l'arredamento è la forma d'arte da vivere tutti i giorni e da condividere con chi si ama.
Dagli anni 50 a oggi: come cambiano le case
Il viaggio nel tempo di Ikea parte dagli anni Cinquanta con il tavolini Lovet, definito allora dal design "ultramoderno" e perfetto per i salotti in cui le famiglie si riunivano a guardare una novità assoluta: la televisione. C'è poi la sedia Ogla, che ha accompagnato le famiglie durante la crescita demografica degli anni Sessanta. Arrivano poi i progressisti e vivaci anni Settanta, inaugurati dal lancio della lampada Telegono (nata in Italia, progettata da Vico Magistretti). E ancora: lo scaffale Guide, con i ripiani dai bordi colorati, eclettico e colorato in perfetto stile anni Ottanta.
Negli anni Novanta arrivarono anche i mobili per bambini e le case furono ripensate per accogliere nuovi tipi di famiglia: single con figli, coppie sole, case di amici. Nell'History Wall di Ikea c'è posto anche per la storia recente e per le collaborazioni d'autore: indimenticabile la collezione ideata nel 2017 insieme al designer Virgil Abloh e rappresentata dall'irriverente tappetino "Keep Off".
Il ‘grande errore' di Ikea
L'installazione non è solo celebrativa: Ikea ricorda anche i prodotti che non hanno funzionato. A volte si sbaglia, insomma, ma l'importante è sperimentare. All'inizio degli anni Duemila Ikea firmò un contratto con il designer svedese Jan Dranger che creava mobili gonfiabili. La serie "a.i.r", che sta per "Air is a Resource”, era entusiasmante, ma si rivelò un insuccesso. I prodotti erano troppo costosi, presentavano problemi di valvole ed elettricità elettrostatica, e furono descritti da un cliente come "un branco di ippopotami ". I bambini, però, li adoravano.