Gli effetti della Design Week sull’ambiente: i gadget inquinano come oltre 2mila voli Milano-Londra

Si è appena chiuso il Fuorisalone 2025, meglio noto come Milano Design Week, evento attesissimo nel settore che ogni anno anima il capoluogo lombardo con installazioni, mostre immersive e progetti a tema unici nel loro genere. Dal 7 al 13 aprile sono stati registrati oltre 500.000 visitatori provenienti da tutto il mondo e molti di loro hanno fatto a gara per accaparrarsi i numerosi gadget gratuiti proposti dai brand di lusso, anche se ha significato affrontare delle file infinite. La cosa che in pochi sanno è che, se da un lato questo appuntamento celebra la creatività e l'innovazione, dall'altro ha un forte impatto negativo sull'ambiente circostante: ecco quanto hanno inquinato i materiali utilizzati per gli accessori gratuiti e per le attivazioni promozionali.
L'impatto ambientale della Milano Design Week
Qual è stato l’impatto ambientale della Milano Design Week 2025? Più "drammatico" di quanto si potrebbe immaginare. Gli oggetti gratuiti (e non) distribuiti negli hub sparsi in giro per la città sono già stati "dimenticati", finendo spesso nei cestini dell'immondizia oppure sui marketplace second-hand. Shopper in cotone logate, mug serigrafate e ogni tipo di kit promozionale: sebbene siano tutti oggetti che celebrano il design green e sostenibile, contraddicono loro stessi, dando vita a un vero e proprio paradosso, il motivo? Secondo una stima di NEWU, per ogni 3.000 gadget prodotti sono state generate circa 4,86 tonnellate di CO₂e. Da non sottovalutare, inoltre, anche gli 81 kg di CO₂e legati al trasporto su furgoni diesel per la distribuzione del materiale e i 200 kg di CO₂e creati con produzione e smaltimento di stand temporanei e materiali espositivi usa e getta.

Quanto hanno inquinato i gadget del Fuorisalone 2025
In totale si conterebbero circa 2.400 kg di CO₂e emessi per ogni attivazione legata al Fuorisalone. Moltiplicando questo valore per le 230 attivazioni che hanno distribuito gadget o materiale promozionale, si raggiungono 552.000 kg di CO₂e, ovvero 552 tonnellate. A quanto equivalgono queste cifre? A 4,4 milioni di chilometri percorsi con un’auto a benzina oppure a 2.265 voli andata e ritorno tra Milano e Londra. Per assorbire una simile quantità di anidride carbonica servirebbero fino a 27.600 anni di lavoro di un singolo albero maturo oppure 2.760 alberi attivi per 10 anni. Insomma, è chiaro che la Design Week si rivela molto più inquinante di quanto si propone di essere: non sarebbe forse arrivato il momento di fare una riflessione sul ruolo dei gadget, diventati troppo spesso uno status symbol piuttosto che un simbolo indelebile di un brand?
