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Fino a quando è possibile visitare la stanza segreta di Michelangelo: apertura prorogata dopo il successo

A seguito del successo del locale dove l’artista rinascimentale si rifugiò per un periodo per sfuggire alle persecuzioni di papa Clemente VII, il Museo delle Cappelle Medicee ne ha prolungato l’apertura. Come vedere il luogo dove Michelangelo disegnò sulle pareti.
A cura di Annachiara Gaggino
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La stanza segreta di Michelangelo
La stanza segreta di Michelangelo

Prolungata l'apertura della stanza segreta di Michelangelo. La decisione è stata presa a seguito dell'esito positivo del monitoraggio ambientale e del sold-out che il piccolo spazio situato sotto la Sagrestia Nuova ha registrato nel giro di poco tempo. Inizialmente la proroga era stata concessa per un periodo di 90 giorni, da aprile a giugno, ma a dopo l'immediato tutto esaurito sono stati aggiunti ulteriori 30 giorni. Il Direttore Generale Musei, Massimo Osanna ha confermato che le modalità di accesso rimangono le stesse utilizzate fino a ora: l'ingresso è contingentato a quattro persone alla volta accompagnate dal personale del museo, con una permanenza massima di 15 minuti e un limite di 100 visite a settimana. Il biglietto ha un costo di 20 euro, gratis per i minori di 18 anni.

Dettaglio delle pareti della stanza segreta di Michelangelo
Dettaglio delle pareti della stanza segreta di Michelangelo

Cos'è la stanza segreta di Michelangelo

La Stanza segreta di Michelangelo è stata scoperta quasi 50 anni fa e ha aperto al pubblico per la prima volta a novembre e vi si accede dai Musei delle Cappelle Medice, tramite la Sagrestia Nuova, parte dei Musei del Bargello. Nel locale lungo 10 metri e largo 3, il maestro del Rinascimento visse di nascosto per un breve periodo della sua vita per sfuggire alle persecuzioni di papa Clemente VII Medici.

La stanza segreta di Michelangelo
La stanza segreta di Michelangelo

Negli anni Trenta del 1500 la famiglia Medici venne cacciata da Firenze e Michelangelo Buonarroti contribuì alla costruzione delle fortificazioni della città per conto del governo repubblicano instauratosi. Nei tre mesi di auto isolamento l'artista sfruttò le parenti della stanza come tavolozze per i suoi schizzi. I disegni approfondiscono lo studio dell'anatomia umana, tipica dell'opera michelangiolesca e si pensa che possano essere parte delle tavole preparatorie per i lavori che l'artista eseguirà nella Sagrestia Nuova, oltre ad esserci un bozzetto della testa del Laocoonte.

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