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È morto Balkrishna Doshi, il più grande architetto indiano, vincitore del Premio Pritzker

Balkrishna Doshi, il più grande architetto indiano, è morto all’età di 95 anni dopo una carriera di oltre sei decade e più di 100 importanti progetti.
A cura di Clara Salzano
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Balkrishna Doshi - Foto per gentile concessione di VSF
Balkrishna Doshi – Foto per gentile concessione di VSF

L'architetto indiano Balkrishna Doshi è morto il 24 gennaio 2023 all'età di 95 anni. Di lui hanno scritto che è stato "il più grande architetto indiano" al mondo, con oltre 100 progetto realizzati, vincitore sia del Pritzker Architecture Prize che della RIBA Royal Gold Medal. Maestro della forma e della luce, la sua opera ha lasciato un segno importantissimo per l'architettura indiana e non solo. "Doshi è stato determinante nel plasmare il discorso dell'architettura in tutta l'India ea livello internazionale sin dagli anni '50", riporta un annuncio dell'istituzione del Premio Pritzker .

Sangath Architect's Studio, 1980, Ahmedabad, India - Foto per gentile concessione di VSF
Sangath Architect's Studio, 1980, Ahmedabad, India – Foto per gentile concessione di VSF

Balkrishna Vithaldas Doshi, nato a Pune nel 1927, ha lavorato con alcuni dei più grandi maestri della storia dell'architettura, da Le Corbusier a Parigi a Louis Kahn. La sua carriera ha attraversato sei decadi e ha fondato il suo studio, Vastu Shilpa Consultants, nel 1955. Con Kahn aveva creato anche l'Indian Institute of Management ad Ahmedabad. A dare la notizia della sua morte è stata la rivista Archdigest India che ha scritto: "Balkrishna Doshi ha lasciato un'eredità indelebile. Un amorevole marito, padre, nonno, bisnonno e una vera ispirazione per la gente di questo paese. Il suo contributo all'architettura, all'arte, alla vita, alla cultura e alla filosofia sarà ricordato per sempre".

Balkrishna Doshi, Life Insurance Corporation Housing 1973
Balkrishna Doshi, Life Insurance Corporation Housing 1973

Le opere di Balkrishna Doshi

Laureato alla JJ School of Architecture di Bombay, ha realizzato i suoi più importanti lavori proprio nel suo paese, in India, ad Ahmedabad, Dheli e a Chandigarh. Nel 2018 è stato il primo architetto Indiano a vincere il Premio Pritzker per l'architettura, il più prestigioso riconoscimento del settore. Tra i suoi progetti più importanti vanno ricordati lo studio con volta a botte, chiamato Sangath, dove lavora la sua Vastu Shilpa Consultants. Ha progettato e fondato nel 1966 la CEPT University. Ha realizzato l'Aranya Low Cost Housing a Indore, che ospita 80.000 persone; la galleria d'arte Amdavad in Gufa nel 1994, lo Shreyas Comprehensive School Campus nel 1963 e il teatro brutalista Tagore Hall & Memorial da 700 posti nel 1971, la Premabhai Hall e la sua amata Kamala House, dove viveva.

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