È morto Arata Isozaki: dalla Torre Allianz alla Loggia degli Uffizi, le più belle opere dell’archistar
L'architetto giapponese Arata Isozaki, lascia il mondo dell'architettura a 91 anni, dopo aver realizzato oltre cento magnifiche opere nel mondo, tra Asia, Europa, Nord America, Medio Oriente e Australia, tanto da vincere nel 2019 il prestigioso Premio Pritzker, considerato il Nobel dell’architettura. La suaTorre Allianz a Milano ha fatto da volano alla riqualificazione dell'area di CityLife che oggi è tra le più esclusive della città. Le sue architetture fondono estetica orientale e occidentale in modo unico integrandosi sempre con il contesto in cui sono costruite e innovando. Il modo di progettare di Arata Isozaki resterà per sempre un punto di riferimento per la storia dell'architettura internazionale.
Le prime opere in Giappone
Premio Pritzker 2019, Arata Isozaki è stato uno degli architetti giapponesi più famosi e prolifici al mondo. La sua architettura è considerata globale perché i suoi progetti non sono mai repliche dello status quo, rifiutano ogni categorizzazione stilistica e sono in continua evoluzione. Grande conoscitore della storia e della teoria architettonica, Arata Isozaki ha mosso i suoi primi passi in Giappone, dove è nato e ha assistito, all'età di quattordici anni alla devastazione della bomba atomica.
Classe 1931, Isozaki ha realizzato le prime opere proprio nella sua terra natia, Oita, sull'isola di Kyushu, con la ricostruzione post guerra, dal Medicalita Medical Hall (1959-60), Medical Bulding Annex (1970-1972) alla Prefita Prefectural Library (1962-1966) ribattezzata Ōita Art Plaza. In Giappone l'architetto appena scomparso è famoso inoltre per la costruzione di numerosi musei d'arte come il Kitakyushu Municipal Museum of Art, il Gunma Museum of Modern Art a Takasaki, il Museo d'arte contemporanea a Nagi e l’Art Tower Mito in cui design è ispirato all'elica di Boerdijk-Coxeter.
Le architetture di Isozaki in Italia
Allievo di Kenzo Tange, Arata Isozaki è stato uno dei primi architetti giapponesi a essere artefice della modernizzazione del Giappone e a costruire fuori dai confini nazionali lanciando anche vere e proprie tendenze. In Italia è conosciuto per la Torre Allianz o Torre Isozaki a Milano che con i suoi 202 metri di altezza è l'edificio più alto d'Italia e ha guidato la rinascita dell'ex area fieristica di CityLIfe, oggi diventata una delle zone più esclusive e ambite del capoluogo lombardo. Arata Isozaki in Italia ha realizzato anche il Palanuoto e il Palasport olimpico di Torino, costruito in occasione dei Giochi olimpici invernali del 2006.
Il suo nome tuttavia nel nostro paese è da decenni legato anche alla mancata costruzione della Loggia degli Uffizi, l'uscita monumentale che doveva coprire la Galleria. Arata Isozaki nel 1998 aveva vinto la gara internazionale per la progettazione della nuova uscita monumentale degli Uffizi a Firenze, che è rimasta incompiuta. Nonostante il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi abbia ribadito che l'opera non sarà realizzata, il progetto della Loggia, con una grande struttura di legno a listelli orizzontali di fronte all'ingresso posteriore degli Uffizi, è ancora oggi valido.
Le altre opere di Isozaki nel mondo
Da Tokyo a Milano, da Doha a Los Angeles, sono tante le opere realizzata da Arata Isozaki nel mondo che sono diventate nuovi landmark per le città come il Palau Sant Jordi di Barcellona, per i Giochi del 1992, che ancora oggi è una delle arene sportive coperte più importanti d'Europa, e il complesso di sette edifici Isozaki Atea a Bilbao. A Los Angeles Isozaki è famoso per il Museum of Contemporary Art di Los Angeles (MOCA) che è l'unico museo della città dedicato esclusivamente all'arte contemporanea con oltre 5.000 opere create dopo il 1940. L'architetto giapponese al Cairo ha realizzato il Museo Nazionale della Civiltà Egizia al Cairo e la sua architettura è arrivata persino in Qatar con il National Convention Center del Qatar.