Cosa si nasconde dietro una tela? “Reversos” porta in scena il lato b dell’arte
Il Prado mette in mostra il lato b dell'arte. Il museo madrileno rovescia famosi dipinti, portando alla luce l'altra faccia, quella che per anni è rimasta nascosta. A partire da oggi, fino al 3 marzo 204 si potrà visitare "Reversos" (Sul retro), l'esposizione che pone l'accento su elementi secondari di un dipinto, come il retro della tela, la cornice o un piccolo particolare che sfugge all'occhio dei meno attenti. Il progetto è curato da Miguel Ángel Blanco che si è impegnato per invitare l'osservatore a non concepire il dipinto come un oggetto a sé ma di allargare lo sguardo, contestualizzandolo nel periodo anche grazie ad elementi nascosti. "Questa esposizione punta a ricordarci che l'arte non è solo un'immagine, ma le opere sono tridimensionali", ha commentato il direttore del Museo del Prado, Miguel Falomir.
Da Velázquez a Lucio Fontana, la mostra al contrario
Il percorso si compone di 105 opere, provenienti dal Prado ma anche da altri musei e collezioni internazionali e si apre con un famoso dipinto di Velázquez "Las Meninas". Questo non è un caso, infatti, nel quadro il pittore spagnolo che si rappresenta a lato dell’opera, mentre dipinge una tela di cui mostra il retro. L'opera d'arte può essere osservata da ambo i lati, di altre, invece, è possibile vedere solo la parte nascosta, che rivela macchie, timbri, messaggi, scritte, come l'incisione "Ecce Homo", celata dietro il dipinto di Tiziano Vecellio "La dolorosa con le mani chiuse".
O quello del pittore olandese Salomon Koninck che nasconde segni che fanno capire che fosse stato rubato dai nazisti a un ebreo. Alcune tavole di legno sono state riutilizzate, per mancanza di materiali o per risparmiare, e sul retro di alcuni quadri appaiono dei veri e propri dipinti. Tra i pezzi esposti anche il telaio che ha sorretto originariamente il "Guernica" di Picasso o "Cavalletto con tela" di Michelangelo Pistoletto e opere di Lucio Fontana.