A Milano arriva BiblioExpress, il distributore automatico di libri, ed è subito un successo
Da due settimane nel mezzanino della stazione della metropolitana di PortaVenezia della linea M1 a Milano è apparso un nuovo distributore. Non eroga bibite, snack né biglietti per il trasporto ma libri. Si chiama BiblioExpress ed è il primo distributore automatico di libri, promossa dal Comune di Milano, ATM e Regione Lombardia, per promuovere la lettura tra passeggeri e pendolari della metropolitana di Milano.
Leggere nei mezzi di trasporto pubblico è una delle pratiche più diffuse. Ora i viaggiatori della metropolitana milanese possono usufruire della prima smart library cittadina che funziona come una biblioteca, ma robotizzata. Si chiama BiblioExpress e permette a passeggeri e pendolari di scegliere fra più di 400 titoli di libri, audiolibri, fumetti e dvd.
BiblioExpress consente di prendere in prestito il prodotto scelto e restituire in totale autonomia. Il servizio di smart libray funziona 7 giorni su 7 e negli orari di apertura della metropolitana. Per usufruire del servizio bisogna essere iscritti, gratuitamente, alle biblioteche milanesi. Per chi non è iscritto ed è residente a Milano, può iscriversi al momento, scansionando un QR Code sul distributore, e completare con SPID o carta d'identità elettronica. I non residenti a Milano possono recarsi in qualsiasi biblioteca comunale di Milano per iscriversi.
Tommaso Sacchi, l'assessore alla Cultura del comune di Milano, ha monitorato per alcuni giorni la smart library nella stazione di Porta Venezia della linea M1 della metropolitana e ha riscontrato un grande interesse dei milanesi verso il nuovo servizio. BiblioExpress è stata pubblicizzata anche su TikTok richiamando un pubblico più giovane e avvicinandolo alla lettura.
Più di 100 libri sono stati presi in prestito solo nelle prime ore di funzionamento del distributore. "La biblioteca nel metro non sostituirà in nessun modo il servizio bibliotecario tradizionale – spiega Tommaso Sacchi – Il servizio è pensato per avvicinare nuove persone alla lettura, ad allietare il viaggio in metrò di qualche passeggero, a lasciare aperto un presidio bibliotecario anche in giorni e orari, in cui le nostre biblioteche sono normalmente chiuse".