Risparmio Energetico in casa: l’esperto spiega come rendersi autosufficienti e pagare meno le bollette
Il caro bollette e l'aumento alle stelle del costo di gas e luce stanno facendo allarmare le famiglie italiane e l'intero paese. Sono in tanti a chiedersi come si potranno affrontare questi prezzi record di gas e luce. E in occasione dell'11 marzo 2022, quando ricade la XVIII Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili, molte famiglie vorrebbero sapere come fare per risparmiare sulle bollette o addirittura non pagarle più.
Il governo ha varato nuove disposizioni per contenere il caro bollette ma saranno sufficienti per non far pagare meno alle famiglie italiane perché il problema è l'aumento del costo delle materie prime. Ecco perché "M'illumino di meno", slogan della XVIII Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili, ideata e promossa dalla trasmissione radiofonica "Caterpillar" di RAI Radio 2 con Rai per il Sociale, vuole sensibilizzare ed educare al risparmio energetico e a stili di vita più corretti. In occasione dell'11 Marzo 2022 molte città, istituzioni, palazzi e monumenti nazionali parteciperanno con uno spegnimento simbolico delle luci, ma cosa possiamo fare concretamente per ottenere un risparmio in bolletta. Lo abbiamo chiesto ad Emiliano Cecchini, co-fondatore di Off Grid Box, la scatola che permette di vivere gratis.
Come possono le famiglie ottenere un risparmio energetico in casa?
Più che di risparmio io parlerei di autosufficienza, resilienza, di capacità di resistere. Innanzitutto bisogna parlare di autosufficienza rispetto all'energia, al gas e all'acqua, oltre che alla telefonia. Noi consigliamo di partire dall'autosufficienza energetica attraverso l'introduzione di sistemi solari come i pannelli fotovoltaici e, per chi ha la possibilità in casa, può iniziare installando una pensilina, o meglio una pergola solare, possa già aiutare. Basta un quadrato di quindici pannelli solari, retti da due pilastri di legno dove sotto parcheggiare l'automobile e nel caso avere una colonnina per l'auto elettrica se la si possiede. Questa pergola solare ha 6 kw (il consumo medio di una famiglia è di circa 3kw) , e permette di sfruttare l'energia solare; l'energia solare può ricaricare anche una batteria esterna, da usare quando l'energia della pergola si esaurisce, e se proprio non basta al proprio bisogno, solo allora direi di attaccarsi alla rete elettrica. Queste soluzioni ibride, off grid e on grid, possono essere monitorate con delle app con cui valutare se conviene staccarsi definitivamente dalla rete elettrica.
C'è la guerra in Russia-Ucraina, che è sempre più incombente e spaventa tutti. Se avvenisse un'interruzione forzata di gas e luce, come si potrebbe reagire?
In casi di interruzione prolungata, per mesi, della fornitura di energia a cui siamo abituati, la soluzione è sempre una: rendersi autosufficienti. Se le soluzioni solari possono sostenere i consumi energetici quotidiani, cucinare o riscaldarsi può richiedere un consumo di energia elevato. Con l'energia elettrica puoi cucinare con un fornello ad induzione, puoi riscaldarti con una pompa di calore, ma richiede molta energia. La mia soluzione è il fornello ad idrogeno perché l'idrogeno si può produrre con l'acqua piovana e il pannello solare. È un gas che brucia molto bene ed è sostenibile. Per il riscaldamento noi consigliamo assolutamente prima la biomassa. Il camino a legna è la cosa migliore e, nelle città dove non si può usare o dove non si può installare, si può usare la pompa a calore e il riscaldamento a pavimento. Se poi si ha una notte "buia e tempestosa" dopo un giorno di poca luce che ha permesso di incamerare poca energia, può essere più complicato (non usare la rete elettrica).
Conosci comunità che vivono in modo autosufficiente? Si può vivere off grid?
Noi abbiamo inventato la Off Grid Box proprio per riuscirci. Fino a qualche anno fa vivere in comunità e scambiarsi energia pulita era vietato in Italia. Oggi esistono le SEU che sono accordi che ti permettono di poterlo fare. Noi avevamo progettato il "cubetto" off grid proprio per metterlo al centro della comunità che, aggiunto ai pannelli solari, trattamento dell'acqua e possibilmente anche il fornello ad idrogeno, può permettere di vivere in modo autosufficiente. Oggi Off Grid lavora soprattutto in Rwanda dove un Off Grid Box manda avanti un intero villaggio.
Perché in Italia si parla ancora così poco di Off Grid??
In Italia è un mercato più difficile, si sono creati troppi equivoci e la burocrazia è complessa, talvolta non ci sono neppure le normative che disciplinano la materia. Non si conosce ad esempio l'accisa sull'idrogeno, quindi il fornello ad idrogeno non si sa come usarlo. Poi il nostro "Cubetto" misura 2 metri per due metri e non tutti hanno una casa che può accoglierlo, non tutti i comuni hanno uno stesso regolamento di installazione e in un condominio può essere complicato. Il costo dell'Off Grid Box costa inoltre 20.000 euro. Per questo abbiamo ideato un Mini Off Grid Box, che misura 50 centimetri per lato che produce 1 kw, non quanto il corrispettivo più grande ma comunque sufficiente e può essere installato anche su un balcone. Il Mini Off Grid Box costa intorno ai 2.500 che, considerando lo sgravio fiscale del 50%, conviene.