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Quale potrebbe essere il significato simbolico del quadro coi fiori di Chiara Ferragni

Qual è l’angolo della casa che Chiara Ferragni ama di più? Quello in cui si dedica al relax sullo sfondo di un enorme quadro a fiori a fondo oro: ecco quale potrebbe essere il suo significato simbolico.
A cura di Valeria Paglionico
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Chiara Ferragni si è trasferita nella nuova casa a City Life da esattamente un anno e, come lei stessa ha spiegato sui social, è riuscita a trasformare l'abitazione in un rifugio della sua "nuova famiglia". Dallo scorso dicembre a oggi si è ritrovata a dover rivoluzionare la sua vita tra lo scandalo dei pandori Balocco e la separazione da Fedez ma, nonostante i momenti difficili, ad oggi si dice serena e soprattutto libera. La camera a cui è più legata? Uno dei salotti con maxi divano e accessori griffati, dove a spiccare è un maxi quadro gold con i fiori: ecco quale potrebbe essere il significato simbolico dell'opera d'arte in stile giapponese.

Il maxi quadro col fondo oro in casa di Chiara Ferragni

Del salone principale della nuova casa di Chiara Ferragni si sa praticamente tutto ma, a dispetto di quanto si potrebbe pensare, l'imprenditrice ama di più un altro angolo relax nascosto nell'abitazione: ha un enorme divano ad angolo sui toni del sabbia arricchito da cuscini di Hermès, un tavolino di marmo marrone scuro e un maxi quadro a fondo oro sulla parete. Si tratta di un'enorme opera d'arte divisa in 4 pannelli, la cui particolarità sta nei fiori bianchi in stile giapponese realizzati su uno sfondo gold. Il quadro probabilmente è stato realizzato e personalizzato appositamente per Chiara Ferragni ma sembra essere ispirato allo stile della scuola Rinpa, una delle più importanti scuole storiche della pittura giapponese.

Il quadro gold di Chiara Ferragni
Il quadro gold di Chiara Ferragni

Cosa significano i quadri floreali in stile Rinpa

Le origini della scuola Rinpa risalgono al XVII secolo, quando a Kyoto Hon'ami Kōetsu fondò una comunità artistica di artigiani che si ispiravano allo stile aristocratico del periodo Heian. A sostenere dal punto di vista finanziario questi artisti erano sia ricchi mercanti della setta buddhista Nichiren che le vecchie famiglie aristocratiche della città, grandi sostenitrici delle tradizioni classiche. Kōetsu produsse opere in ceramica, calligrafia e makie, mentre il suo collaboratore Tawaraya Sōtatsu preferì quadri commerciali, ventagli ornamentali, paraventi e iconiche stampe colorate con sfondi dorati o argentati. A rianimare la scuola fu la pioniera Ogata Kōrin, che cominciò a rappresentare la natura in modo astratto mescolando colori e materiali preziosi. Non sorprende, dunque, che il termine Rinpa si ispiri proprio a lei: è un'abbreviazione composta dall'ultima sillaba di "Kōrin" e dalla parola "scuola". Il significato simbolico delle opere? Una rappresentazione di soggetti naturali ma con un design raffinato che si ispira alle tradizioni aristocratiche tipicamente giapponesi.

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