Perché a Natale è di moda decorare casa con lo Schiaccianoci: la storia del soldatino
Durante il periodo natalizio fa il suo ingresso nelle case, come decorazione, l'iconico soldatino Schiaccianoci in legno. Queste statuine vengono solitamente posizionate sotto o accanto all'albero di Natale: ne esistono di ogni dimensione, sia alte che più piccole, perfette per mobili e mensole. E non possono mancare i pendenti per l'albero. Sono tra gli addobbi più gettonati del momento, amatissimi perché creano un'atmosfera molto caratteristico. Non fanno parte della tradizione natalizia italiana: la loro origine, infatti, va ricercata in Germania. Nel tempo il loro significato è cambiato e si sono diffusi a macchia d'olio. Ha molto contribuito alla loro fama anche il balletto omonimo.
La storia del soldatino Schiaccianoci
Il soldatino che schiaccia le noci con la bocca è comparso in Germania alla fine del Seicento, come protesta contro le tasse troppo alte. Solo a partire dal 1800 e ancora di più dagli anni Cinquanta in poi c'è stata una diffusione capillare anche al di fuori dei confini tedeschi: Inghilterra, Stati Uniti, Italia. L'iconico soldatino è diventato un'icona, un simbolo natalizio. In letteratura lo troviamo nel racconto Lo schiaccianoci e il re dei topi di Ernst Hoffmann (1816), ma anche in Storia di uno Schiaccianoci, la versione più edulcorata e per bambini di Alexandre Dumas.
Nella storia della danza, invece, è il protagonista del balletto realizzato dal compositore russo Pëtr Il’ič Čajkovski e dal coreografo Marius Petipa. Il balletto racconta di una bambina che riceve uno schiaccianoci per Natale, che di notte prende vita e la accompagna in un'avventura. Da simbolo di protesta l'oggetto è diventato un simbolo di gentilezza, che rievoca tematiche immortali come l'amore, la bellezza, i sogni, l'importanza di conservare crescendo il bambino che c’è in noi. Colui che è riconosciuto come "il papà dello Schiaccianoci" è tale Friedrich Wilhelm Füchtner, perché è stato lui a dare avvio a una produzione di massa.
La leggenda della statuina Schiaccianoci
Una delle leggende più diffuse sull'origine della statuina racconta di un contadino, che abitava da solo sulle montagne: era un uomo molto solo, per via del suo carattere burbero, che trascorreva le sue giornate in casa, schiacciando noci. Una volta diventato molto anziano, chiese agiuto agli abitanti del paese, affinché qualcuno gli costruisse qualcosa che lo aiutasse a rompere le noci, perché lui non riusciva più a farlo. Un intagliatore del posto gli regalò uno schiaccianoci con le sembianze di un soldatino fatto con le proprie mani. Il contadino ne rimase talmente colpito che il suo cuore di pietra si sciolse e decise di regalare tutti i suoi beni ai più bisognosi. È per questo che è considerato un perfetto simbolo natalizio: rappresenta la fratellanza, la carità, la compassione.
Lo Schiaccianoci moderno
Se in origine la bocca mobile della statuina serviva effettivamente a rompere le noci, oggi questa funzione è venuta meno e ha funzione solo decorativa. Si dice che porti fortuna e che, messo in casa, sia dio buon auspicio e tenga lontani gli spiriti maligni. La versione tradizionale vede il soldatino vestito con capello, giacca rossa, pantaloni neri o bianchi.