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Come organizzare l’armadio e ottimizzare lo spazio: i consigli della professional organizer Erika Grazia Lombardo

Erika Grazia Lombardo è una professional organizer: a Fanpage.it ha dato alcuni consigli utili per fare decluttering e ottimizzare gli spazi.
A cura di Giusy Dente
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Erika Grazia Lombardo
Erika Grazia Lombardo

In Italia la pubblicazione di Il magico potere del riordino, best seller di Marie Kondo uscito nel 2014 per Antonio Vallardi Editore, ha creato un vero e proprio caso letterario. Ma non solo. La scrittrice giapponese ha fatto scuola e in tanti si sono appassionati al tema del riordino, facendone un lavoro. La professione di professional organizer era in realtà esistente da tempo in Stati Uniti e Giappone. Invece in Italia l'Apoi (Associazione Professional Organizer Italia) è stata fondata solo nel 2013.

Il metodo KonMari ha cambiato la vita personale e professionale di Erika Grazia Lombardo: "Non riuscivo a trovare il metodo adatto a me ed ero insoddisfatta della mia vita lavorativa quindi tendevo ad accumulare, acquistando soprattuto vestiti, perché mi davano quella compensazione momentanea. Mi serviva un metodo che mi permettesse di capire l'importanza di fare decluttering e poi di organizzare gli spazi, per mettere ordine dentro di me. Ho iniziato grazie a Marie Kondo, leggendo il suo libro, finché poi ho deciso di intraprenderla come professione". A Fanpage.it ha dato alcuni spunti utili e facile da mettere in pratica per gestire gli spazi e ottimizzarli.

Erika Grazia Lombardo, professional organizer
Erika Grazia Lombardo, professional organizer

Che cos'è il decluttering?

Letteralmente significa eliminare il superfluo liberando gli spazi. Non riguarda solo un aspetto fisico, ma anche quello psicologico del mondo interiore, perché fare spazio fuori significa fare spazio anche dentro di noi. Quando dobbiamo eliminare qualcosa che non ci serve più facciamo fatica, ci sono resistenze psicologiche che vengono messe in atto perché ci sentiamo legati agli oggetti dal punto di vista dei ricordi, come se fossero una continuità di noi. L'esempio più immediato è dei vestiti: questo lo tengo perché prima o poi potrebbe servirmi. Capita spesso. Può aiutare rendere concreta l'utilità potenziale, dargli un contorno reale e spunti concreti. Nel caso dei capi può essere di grande aiuto provarli, anche se sembra banale. Spesso non lo facciamo perché lo sappiamo che è qualcosa che non vogliamo tenere. 

Di cosa si occupa un professional organizer?

Questa figura è nata negli anni Ottanta negli stati Uniti. Lì si cambia spesso casa e gestire questi spostamenti ha fatto nascere la professionale. In Italia è arrivata nel 2013 attraverso l'associazione di riferimento e poi soprattutto con l'esplosione del libro di Marie Kondo. I professional organizer sono consulenti che aiutano e supportano i clienti a gestire le risorse limitate: tempo, spazi, energie. Si occupano di diversi ambiti non solo quello domestico (che è anche il mio): in realtà riguarda anche il lavoro, come ottimizzare le risorse e aumentare la produttività. L'esperienza aiuta a capire chi hai di fronte. Lo strumento più utile è l'ascolto, fare domande mirate, ascoltare quello che i clienti hanno da dire senza imporre le proprie idee. Non si può generalizzare la consulenza e applicarla a tutti. 

Erika Grazia Lombardo
Erika Grazia Lombardo

Sempre più persone hanno le cabine armadio: più che cambio di stagione, come organizzarsi per separare le stagioni in uno stesso spazio?

Dividere in categorie aiuta un sacco: ti permette, anche se hai capi di diverse tipologie, di mantenerle separate dandogli un senso logico, trovando quello che ti serve con facilità. Poi fare decluttering: serve perché limitiamo le quantità e acquisiamo consapevolezza su quello che ci piace realmente, sugli errori da non ripetere (nel caso di acquisti errati). Poi si riorganizza: consiglio quasi sempre, ma dipende dalle esigenze, di seguire la scala cromatica. Un esempio: se ho camicie e top, metto prima i top dal bianco al nero coi colori al centro e poi le camicie nello stesso modo. Questo sistema ci permette di capire dove inizia e finisce la categoria e di trovare tutto con facilità. Alcuni quando sentono parlare di scala cromatica la trovano eccessiva e si bloccano, in realtà lo scopo è rendere tutto più facile. Anche l'occhio vuole la sua parte, quindi aiuta anche a rendere tutto un po' più bello.

Viceversa, se lo spazio è poco: come ottimizzarlo?

Per cassetti e scatole aiuta tantissimo piegare a pacchetto e disporre in verticale uno dietro l'altro: così vediamo tutti i capi. Non abbiamo più le pile di magliette e alla fine usi sempre le prime tre che vedi. Ti permette anche di risparmiare spazio. Se i cassetti sono abbastanza profondi si può usare questo sistema anche per felpe e maglioni, di solito più ingombranti, quindi si fa più fatica. Per ottimizzare lo spazio consiglio di sfruttare le basi dell'armadio: banalmente la parte sottostante di solito rimane vuota o si mettono cose a caso. Possiamo invece usare scatole aperte dove piegare i capi in verticale e sfruttare tutta la zona. 

Erika Grazia Lombardo, @armadiodigrace
Erika Grazia Lombardo, @armadiodigrace

Come fare bene la valigia prima di una partenza?

Consiglio di usare il metodo di Marie Kondo: piegare a pacchetto e sistemare in verticale nella valigia. È utile l'uso dei box, le scatoline di tessuto con la zip che permettono di suddividere lo spazio della valigia, volendo anche in categorie. E poi limitare le quantità, perché spesso poi metà della valigia resta inutilizzata. 

Se sono in un periodo di confusione, di stress, di ansia: fare ordine può essere d'aiuto o è meglio farlo quando si è già sereni?

Dipende dal nostro sentire, bisogna ascoltarsi, ma in generale penso sia utile per fare ordine anche dentro. Toccando gli spazi esterni agiamo anche dentro di noi. Sforzarsi troppo non ha senso, perché non porta risultati. Ma se uno se la sente, assecondarlo aiuta, anche perché organizzare uno spazio esterno restituisce concentrazione: ci focalizziamo su ciò che conta che banalmente non sono gli spazi di casa nostra, ma grazie a quelli poniamo attenzione su quello che ci interessa davvero. 

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