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Albero di Natale vero o finto: qual è la scelta più sostenibile

Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, molte famiglie si preparano ad addobbare l’albero di Natale: scopriamo qual è la scelta più sostenibile tra l’abete vero e quello finto.
A cura di Arianna Colzi
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Albero di Natale
Albero di Natale

Con l'approssimarsi delle festività, c'è chi ha già addobbato il tradizionale albero di Natale e chi invece aspetta il weekend dell'8 dicembre. Negli ultimi anni, in molti hanno scelgono di allestire un albero finto, pensando che sia la soluzione più ecologica e sostenibile rispetto a sradicare un albero vero. In realtà, le cose non stanno proprio così. Scopriamo qual è la scelta più sostenibile per addobbare il tradizionale abete natalizio senza inquinare troppo.

Albero di Natale: vero o finto?

Contrariamente a quanto si possa pensare, l'albero finto non è la soluzione più sostenibile. Come spiega PEFC Italia, l’ente promotore della gestione forestale sostenibile nel nostro Paese, gli alberi finti sono realizzati in plastica o altri prodotti derivati dal petrolio sono difficili da smaltire: per deteriorarsi impiegano circa 200 anni. Inoltre, un albero in plastica di circa 2 metri causa un'emissione di anidride carbonica, sia durante la produzione che durante il trasporto, pari a 40 kg.  L’impronta di carbonio di un albero vero, invece, è di circa 3,5 kg di CO2, un decimo di quella dell’albero finto.

Molti, tra l'altro, vengono prodotti in Cina, dunque per essere venduti in Europa devono coprire una lunga distanza, che comporta un consumo di gas notevole. Tante persone, però, sono contrarie all'idea di sradicare un albero vero per poterlo mettere in soggiorno per un paio di settimane e addobbarlo. Il punto, però, è che gli abeti veri, nella maggior parte dei casi, vengono fatti crescere proprio per essere venduti in occasione della festa di Natale: non vengono, dunque, sradicati da chissà quale bosco o foresta.

La scelta più sostenibile, quindi, è acquistare un albero di Natale vero, ma solo se provenienti da vivai specializzati: PEFC Italia ribadisce il minore impatto ambientale rispetto a quelli finti in plastica. Dopo le festività, l'abete vero, che ha purificato l'aria rilasciando ossigeno nell'ambiente circostante, può essere trasformato in sostanza organica.

Anche nel caso degli alberi che vediamo nelle piazza di tutta Italia: si tratta di abeti provenienti da boschi gestiti in modo il sostenibile. Gli alberi che vediamo in piazza, poi, vengono tagliati e non sradicati, rispettando i cicli naturali di crescita. Per questo la scelta più sostenibile è scegliere un albero vero che provenga da foreste o coltivazioni gestite in maniera sostenibile, possibilmente locali, in modo da avere un livello minimo di garanzia in termini di trasparenza, tracciabilità, legalità.

Come riciclare l'albero vero

Alla fine delle festività gli alberi di Natale possono tornare a nuova vita con legno trasformato e riutilizzato. L'albero, poi, deve essere smaltito nelle isole ecologiche, dove sarà trasformato in compost, utile alla crescita di nuove piante. Esistono anche delle alternative, come quella proposta da Ikea. Dal 16 novembre è possibile acquistare un albero vero al prezzo di 15 euro. Dal 6 al 15 gennaio 2025, poi, è possibile riportare l'albero in negozio, muniti di scontrino: in cambio si riceverà un buono acquisto da usare negli store Ikea o sullo shop online.

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