Verdure a foglia, i consigli da seguire per evitare problemi di salute
Cavolo riccio, spinaci, lattuga, insalate mista: le verdure a foglia sono tra gli alimenti più consumati al mondo, soprattutto quando si è a dieta o semplicemente in un periodo di detox. Sono ricche di vitamine, fibre e sostanze nutritive, dunque l’ideale per seguire un’alimentazione healthy ma allo stesso tempo gustosa e a basso contenuto calorico. La cosa che in pochi sanno è che talvolta possono risultare pericolose per la salute, basti pensare al fatto che sono state spesso ritirate dai supermercati: ecco tutto quello che c’è da sapere sul “lato oscuro” delle verdure a foglia.
Le verdure a foglia più a rischio
Capita spesso che le verdure in foglia vengano contaminate e ritirate dai supermercati perché potrebbero mettere a rischio la salute dei clienti, provocando malattie o intossicazioni. Nel 2006, ad esempio, gli spinaci furono contaminati dal batterio E.Coli, provocando 200 ricoveri e 18 morti, mentre lo scorso giugno si diffuse un'epidemia di listeria proprio a causa delle verdure in foglia. Stando ai dati raccolti dai CDC, tra il 2014 e il 202 sono stati registrati oltre 2.000 casi di malattia legati al consumo di questi alimenti. I prodotti più a rischio sarebbero la lattuga e gli spinaci (soprattutto se mangiate crude): crescendo molto vicini al terreno, possono essere contaminati dai batteri.
Come valutare i rischi
Come fare a valutare i rischi ed evitare possibili problemi di salute? Come prima cosa bisogna fidarsi dei richiami e dei ritiri di specifici prodotti, eliminandoli dal proprio carrello della spesa. Il consumo delle verdure in busta già lavate e pronte al consumo andrebbe limitato: i trattamenti di prelavaggio non sono regolamentati dalla Food and Drug Administration statunitense, dunque potrebbero essere a rischio contaminazione. Bisogna preferire i prodotti freschi, facendo bene attenzione a lavarli con la semplice acqua corrente e non con prodotti disinfettanti o soluzioni a base di aceto. È necessario che le foglie non appaiano rovinate o bucate (in quel caso potrebbero essere state contaminate da colonie di batteri) e, quando possibile, sarebbe bene cuocere il prodotto. La cottura, infatti, viene definita una vera e propria "fase killer" perché risulta l'unico metodo infallibile per eliminare completamente virus o batteri.