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Stare troppo seduti riduce l’aspettativa di vita: cosa fare per diminuire i rischi

Chi lavora in ufficio o chi studia tende a stare seduto per tante ore durante una giornata. Questa posizione aumenta la possibilità di sviluppare forme di diabete 2 o altri problemi del metabolismo. Una nuova ricerca, però, evidenzia come ci siano anche altri rischi per coloro che stanno tanto seduti.
A cura di Arianna Colzi
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Stare seduti è la principale attività che contraddistingue coloro che svolgono un lavoro d'ufficio o che stanno ancora studiando. Che stare seduti troppo a lungo possa far male non è una novità. Un nuovo studio, però, ha portato alla luce come stare troppo seduti possa accorciare l'aspettativa di vita. Che si tratti di salute delle ossa o delle articolazioni, il progressivo invecchiare sarà influenzato da quanto tempo stiamo seduti. Alcuni di noi passano 9 ore su 24 seduti: in generale, diverse ricerche evidenziano come ci sia una differenza di genere in questa media, perché le donne stanno sedute meno degli uomini. Il punto centrale della questione, però, rimane il fatto che tutti siamo molto più sedentari rispetto al passato.

I rischi per la salute di chi sta seduto troppo a lungo

Uno studio pubblicato all'inizio dell'anno a Taiwan, che ha coinvolto 480mila persone, ha seguito e analizzato le loro attività quotidiane per 13 anni. Questa ricerca ha dimostrato che chi sta seduto troppo a lungo ha un rischio maggiore del 34% di morire di malattie cardiovascolari rispetto a chi svolge lavori meno sedentari e un rischio di mortalità del 16% più alto. Queste conseguenze si aggiungono a quelle già ben note relative all'aumento di peso e alla possibilità di sviluppare una forma di diabete di tipo 2. In breve, stare seduti danneggia cuore, articolazioni, muscoli, metabolismo oltre ad avere un enorme impatto sulla salute mentale.

Anche l'American Heart Association sottolinea come stare seduti per periodi prolungati aumenti il rischio di sviluppare malattie cardiache o ictus, anche per chi fa regolarmente esercizio fisico. Secondo una ricerca dell'associazione statunitense, stare 30 minuti seduti ininterrottamente può già influenzare in modo negativo il funzionamento dei vasi sanguigni. Anche i muscoli delle gambe e dei glutei smettono di attivarsi se restiamo seduti per più di mezz'ora. E più si resta seduti, maggiori sono i rischi cardiovascolari, soprattutto se lo si fa per più di dieci ore. Anche stare seduti per periodi prolungati è stato collegato al dolore lombare.

Cosa fare per ridurre i rischi: i consigli

Un modo per ridurre il rischio è quello di aggiungere 15-30 minuti di attività fisica al giorno alla routine esistente. Una camminata breve, un po' di stretching: qualsiasi esercizio possa aiutarvi a riattivare la muscolatura. Gli studi sopra citati suggeriscono di aumentare il tempo dedicato all'attività fisica se si trascorre molto tempo seduti a lavoro. Proprio in ufficio è possibile modificare le nostre cattive abitudini. Se non si ha tempo per aggiungere quella piccola parentesi dedicata all'attività fisica, impostiamo un timer per poter fare esercizio fisico in ufficio.

È possibile fare qualche esercizio stando seduti, flettendo i piedi e sollevando i polpacci. Un'altra soluzione efficace può essere quella di camminare due o cinque minuti ogni ora, fuori dall'ufficio o facendo una rampa di scale. Altra idea può essere quella di alternare mezz'ora di lavoro seduti e mezz'ora in piedi.

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