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Sesso tra amici, cosa significa friends with benefits e quali sono i rischi di una relazione senza amore

“Amici con benefici” si dice: ma sono più i rischi o i benefici in questo tipo di relazione? Lo abbiamo chiesto al dottor Matteo Merigo.
Intervista a Dott. Matteo Merigo
Psicoterapeuta e sessuologo
A cura di Giusy Dente
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Non è una relazione di coppia tradizionalmente intesa, di quelle in cui si va a cena fuori, si festeggia il Natale con le rispettive famiglie, ci si scambia regali agli anniversari, si progettano vacanze. Ma neppure la si può definire amicizia, visto che c'è il sesso di mezzo e sarebbe una contraddizione in termini: gli amici non provano attrazione fisica l'uno per l'altro e non vanno a letto insieme. O almeno, così ci hanno insegnato. Gli amici con benefici, invece, sono proprio una via di mezzo, sono quelli che instaurano un rapporto meno esclusivo di due fidanzati: riescono a vivere con leggerezza il loro affetto al punto da riuscire a mescolarlo al sesso, senza che questo li faccia sentire vincolati e condizionati. Sembra complicato spiegato così e in effetti un po' lo è! Di certo, non è per tutti. Non tutti riescono a mantenere freddezza e distacco, requisiti indispensabili per vivere una friendship with benefits in modo sereno e senza stress, senza che si arrivi al fatale punto del "volere qualcosa in più". Il rischio che uno dei due si innamori è dietro l'angolo (e quello di non essere corrisposti pure). Ma quindi ne vale la pena? Lo abbiamo chiesto al dottor Matteo Merigo (psicoterapeuta e sessuologo).

Le regole di una friendship with benefits

Che significa essere amici con benefici? L'esperto ha spiegato: "È una relazione fondata sull'amicizia, ma oltre all'aspetto amicale c'è l'intimità sessuale. Come benefici si intende questo: un'intimità non solo mentale, ma anche fisica. Vengono mantenuti dei confini: le possibilità di apertura verso altri tipi di relazioni, quando si presenteranno. E c'è un'assenza teorica della gelosia: teorica però. In realtà alcune di queste amicizie celano un amore romantico vero e proprio quindi quando uno dei due (o entrambi) iniziano a sperimentare l'amore verso l'altro, si fa avanti anche la gelosia, tipica dell'amore romantico. In alcune situazioni il rapporto si tramuta da amicizia ad amore, in altre si chiude del tutto, in altre se c'è dialogo si chiude la parte sessuale e si fa proseguire solo l'amicizia". I rischi maggiori si hanno quando si instaura un rapporto "con benefici" con una persona che si conosce bene, con un amico nel verso senso della parola: "Può essere rischioso proprio perché queste emotività se si trasformano in altro possono creare disagi profondi all'amicizia. Creare una relazione di sperimentazione con una persona sconosciuta può avere un altro tipo di vantaggio: non è un'amicizia personale, non fa parte della mia cerchia".

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In realtà c'è anche un altro scenario estremo: "L'ingresso dell'odio: mi sento tradito perché io provo qualcosa di più e invece vengo usato per così dire come giocattolo, non sento rispettato il mio sentimento e subentra l'odio". Ciò che differenzia queste relazioni da quelle di una coppia vera e propria è un elemento in particolare: "Non c'è l'idea di una costruzione del futuro, la progettualità. Mancando questo, si vive tutto giorno per giorno e il tipo di relazione (che ha una struttura da amanti) ha un inizio e una fine. Di solito si va da pochi incontri in alcuni mesi a un anno, perché tendiamo a cambiare le cose, senza progettualità le cose mutano e i cambiamenti portano anche a chiudere la relazione. Ma non è mai indolore – ha chiarito l'esperto – C'è sempre un minimo di gelosia, di possesso, di emotività: altrimenti è solo ginnastica. C'è chi riesce a essere aromantico, ma parliamo di mosche bianche".

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Affinché questo tipo di relazione funzioni è bene rispettare da ambo le parti alcune regole: "La prima regola è il dialogo e vale per ogni tipo di relazione: comunicare, per evitare conflitti. L'altra regola è avere punti ben chiari su quali sono i confini della relazione: se nessuno si deve innamorare e si presenta questa situazione va dichiarato subito. Poi il rispetto: rispettare l'emotività dell'altro e far rispettare all'altro la propria. Un altro punto riguarda la presenza di un gruppo di amici comuni: o lo si tiene ben nascosto o lo si verbalizza anche agli altri, per evitare che ci siano fraintendimenti e disagi enormi nella comitiva. Un buon dialogo – ha concluso l'esperto – serve a creare i confini utili per non trasformare questo tipo di relazione in fraintendimenti, perché può diventare una situazione pesante, con aspettative che non si possono e non si vogliono soddisfare. Il limite è fondamentale, bisogna parlarne sempre, va stabilito e rinnovato di volta in volta".

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Più benefici o più rischi?

Non si può dare un'accezione del tutto positiva o del tutto negativa a questo tipo di rapporto, perché sono i diretti interessati a stabilirne confini e regole: l'importante è che vengano rispettati da entrambe le parti. Vero è che pur mantenendo fede il più possibile ai patti, non è possibile controllare tutto, perché essendo esseri umani, per quanto razionali abbiamo sempre una componente emotiva che rende la situazione rischiosa e instabile. Mettendo sui piatti della bilancia benefici e rischi, si delinea una sorta di equilibrio tra i due aspetti: "I benefici nel breve periodo i rischi nel lungo: nel breve periodo si sperimenta l'adrenalina, il piacere di fare qualcosa con qualcuno senza avere complicanze di alcun tipo. Però la realtà dei fatti è che questa sperimentazione porta poi anche a dei malesseri a suo tempo".

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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