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SephoraKids: non è solo un trend, i pericoli dietro l’ossessione della bellezza per i più piccoli

L’hastagh #SephoraKids raccoglie i video dei bambini – dai 6 agli 11 anni – ossessionati per makeup e skincare. Fanpage.it ha chiesto a una psicologa cosa si nasconde dietro a questa ossessione.
Intervista a Dott.ssa Francesca Rendine
Psicologa e formatrice
A cura di Eleonora di Nonno
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"Cosmeticoressia". C'è chi chiama così la nuova ossessione dei più piccoli per la cosmesi, dal make up ai prodotti per la skincare. #SephoraKids, invece, è l'hastagh che spopola su TikTok per riferirsi ai bambini tra i 6 e gli 11 anni che utilizzano sieri, detergenti, maschere anti invecchiamento e altre lozioni inadatte alla loro età. Fanpage.it aveva trattato il tema, analizzando l'impatto del fenomeno da un punto di vista dei danni dermatologici. Quali sono, però, le cause e le conseguenze di questo fenomeno a livello psicologico? Risponde la psicologa Francesca Rendine: "La deriva potrebbe essere quella di un'adultizzazione del concetto di cura di sé e un'esaltazione estrema della valorizzazione del proprio corpo a discapito del proprio mondo interiore".

Cosa spinge i più piccoli ad adottare una beauty routine?

Prendersi cura del proprio corpo è un aspetto sano per la costruzione del proprio sé, inteso come struttura psico-corporea, il modo in cui decidiamo di farlo ovviamente deve essere adeguato all'età e soprattutto in linea con un'idea di sano piuttosto che di "esclusivamente" bello. Nella prima infanzia i bambini possono essere spinti attraverso canali imitativi a riprodurre il modo di prendersi cura di sé così come proposto dagli adulti di riferimento.

Quali sono i fattori scatenanti dell’ossessione per la perfezione\bellezza?

Sicuramente a oggi i fattori scatenanti vanno ricercati in un culto per la bellezza che è diventato sinonimo di perfezione assoluta. Una bellezza, che ha a che fare esclusivamente con l'esteriorità e non con il sano. Le faccio un esempio: un corpo curato oggi è un corpo che spesso ricorre alla chirurgia plastica. La tendenza di oggi è che il bello del corpo non venga più costruito attraverso l'utilizzo dello sport e della sana alimentazione. L'agire solo su un piano, quello fisico, permette alle persone un minor dispendio di energie mentali che invece vengono richieste per impegnarsi in attività fisica e sana alimentazione. Il risultato? Un'ossessione per un corpo che va continuamente cambiato per raggiungere una perfezione sempre nuova, con una scarsa consapevolezza di sé.

Come fare a capire se si tratta di semplice curiosità verso la cosmesi o di una vera e propria ossessione per la bellezza e la cura della propria immagine?

La curiosità è sempre sana! Dobbiamo però dirottare la curiosità dei più piccoli, in questo caso parlo di infanzia, verso un concetto di cura di sé adeguato. Ai più piccoli direi che più di cosmesi potremmo mostrare loro tutto ciò che serve per prendersi cura di sé. Nell'infanzia i bambini conoscono la cura di sé attraverso "oggetti semplici" e attraverso la possibilità di sperimentarne l'utilizzo in autonomia. Parlare di cosmesi nell'infanzia mi sembra un tentativo di "adultizzazione" del concetto di cura di sé. Ai bambini serve conoscere il sapone, il bagnoschiuma, la spazzola per i capelli, un profumo (etc etc), ovvero ciò che serve, in maniera adeguata, alla cura di sé.

Questa nuova tendenza è stata ribattezzata “cosmeticoressia”, che conseguenze ha nel lungo termine?

Andando oltre alla "denominazione" del fenomeno, le conseguenze che vedremo saranno quelle di un'adultizzazione del concetto di cura di sé ed un'esaltazione estrema della valorizzazione del proprio corpo a discapito del proprio mondo interiore.

Che ruolo hanno i genitori? Dovrebbero limitare questa tendenza oppure lasciare i propri figli liberi di esprimersi?

Il ruolo degli adulti è sempre determinante ed è un ruolo guida. Se un bambino mostra interesse nel volersi prendere cura di sé, è giusto che un adulto assecondi questo bisogno, ma è altrettanto sano che gli vengano offerti "strumenti" adeguati. A sei anni non è determinante avere una piastra per capelli, lo è invece avere un pettine per spazzolarli!

In che misura incide il marketing sui più piccoli?

Credo che il marketing cerchi "semplicemente" dei consumatori e quindi creare prodotti che possano essere acquistati da chiunque ad ogni fascia d'età. Una crema viso per una bambina di sei anni però non è il bambino che l'acquista, ma l'adulto di riferimento. Diciamo che questo effetto possiamo mediarlo noi adulti, se per primi abbiamo costruito un concetto sano ed adeguato di cura.

In cosa consiste l’approccio terapeutico? Riguarda i bambini o anche i loro genitori?

Ad oggi non parlerei di un approccio terapeutico specifico per la "cosmeticoressia", riprendendo la sua dicitura precedentemente utilizzata. Interventi di valutazione e sostegno psicologico, o di sostegno psicologico alla genitorialità, possono rivelarsi particolarmente importanti per aiutare bambini, adolescenti e genitori a ricostruire un significato congruo di cura di sé. Questi tipi di interventi se attuati durante la prima infanzia costituiscono inoltre un fattore di prevenzione per lo svilupparsi di tutte quelle psicopatologie, frequenti in età adolescenziale, che passano attraverso il controllo di un corpo che fisiologicamente è destinato a cambiare.

Come mai, nonostante adesso si parli tanto di accettazione di sé e body positivity, si è sviluppato questo trend?

Probabilmente stiamo, da un punto di vista psico-sociale, imparando a costruire questa accettazione di noi sempre rispetto alla relazione con l'altro. Forse ciò che manca, prima di far accettare il nostro corpo all'altro e la capacità di accettarlo prima noi stessi.

Cosa si cela dietro lo sviluppo di questa dipendenza dal mondo del beauty?

Non esiste una risposta univoca per questa domanda. Ciascuno di noi è portatore di una storia personale di conseguenza un'attenzione spasmodica ed inadeguata al proprio corpo può essere il risultato di dinamiche psico-sociali, altamente differenti per ciascuno di noi. Ritengo infatti opportuno che oltre a parlare di "trend" rispetto a questi fenomeni, si torni a parlare delle storie delle persone, perché è solo tramite quelle che riusciamo a trovare una risposta a specifici comportamenti, senza inutili banalizzazioni o riduzionismi.

Cosa dovrebbe fare un genitore per insegnare ai propri figli ad accettare le proprie imperfezioni? 

Avere per prima il genitore elaborato, nel tempo, una sana accettazione delle proprie imperfezioni e quindi un rapporto sano col proprio corpo e con la cura di questo. Non è scontato che in età adulta possano persistere ancora difficoltà di "accettazione"! Aggiungo anche la capacità del genitore di non farsi fagocitare da marketing e mode, "adultizzando" i propri figli!

Che consiglio darebbe ai genitori che si ritrovano in questa situazione?

Lì dove la cura diventa un ossessione, inadeguata per l'età, il consiglio è di chiedere aiuto ad un professionista anche in un'ottica di prevenzione.

Di solito si registrano due eccessi: genitori iper critici oppure genitori che idolatrano i propri figli.
Quali conseguenze hanno l'uno e l'altro comportamento nello sviluppo della fissazione verso beauty routine e cosmesi?

Da un lato, nella modalità "ipercritica", tenderemo ad avviare bambini e adolescenti verso l'accettazione di sé solo quando questa è perfezione assoluta; dall'altro lato invece, soprattutto se l'idolatrare, passa attraverso esclusivamente il canale corporeo, finiremo per impoverire il loro mondo interno perché considerato di "serie b".

@cc_plus_

More and more children are "buying" beauty products and their parents seem to be ok with it #tiktokviral #trending #beautytok #beautyproducts #sephora #newfad

♬ Makeup/beauty/transformation/bright house(1296878) – G-axis sound music

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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