Senza zuccheri aggiunti: cosa significa l’indicazione sulle etichette dei cibi
Quante volte capita di leggere sull'etichetta di un cibo da supermercato la didascalia "senza zuccheri aggiunti"? In pochi, però, sanno cosa significa davvero e, piuttosto che approfondire la questione, preferiscono acquistare il prodotto "a scatola chiusa", affidandosi alla buona fede dei brand. Gli zuccheri in questione non sono altro che quelli addizionati e vanno consumati con parsimonia per evitare di mettere a rischio la salute. Ecco, dunque, quali sono i consigli per interpretare l'etichetta di un prodotto alimentare "senza zuccheri aggiunti".
Cosa sono gli zuccheri aggiunti
Gli zuccheri sono fondamentali per la salute: servono al nostro organismo per produrre energia e per attivare precisi processi corporei. Per evitare l'insorgere di patologie cardiovascolari, obesità e diabete di tipo 2, è però importante non esagerare con le dosi. Quasi tutti i cibi, infatti, al loro interno presentano naturalmente una certa quantità di zucchero ma negli alimenti trasformati e molto trattati vengono aggiunti anche gli zuccheri addizionati. Cosa sono? Una combinazione di zuccheri semplici (come ad esempio glucosio, saccarosio o fruttosio) presente nei cibi industriali per migliorarne la consistenza e il sapore e per allungarne i tempi di conservazione.
Come leggere le etichette dei cibi senza zuccheri aggiunti
I prodotti descritti con la didascalia "senza zuccheri aggiunti" al loro interno non hanno gli zuccheri addizionati ma anche in questi casi è fondamentale imparare a leggere l'etichetta, così da non rischiare di assumerne quantità superiori rispetto a quanto ne abbia bisogno il corpo. Il glucosio è fonte di energia per il corpo e per il sistema nervoso, dunque è fondamentale per la salute, il fruttosio gode di caratteristiche molto simili ma ha un indice glicemico più basso. Il saccarosio (praticamente lo zucchero da tavola) è invece un carboidrato molto energico e solitamente viene usato in biscotti, gelati, succhi di frutta, bibite, cereali, caramelle, salse. Tra gli zuccheri aggiunti più comuni ci sono anche lo sciroppo di mais (ad alto contenuto di fruttosio), lo sciroppo di agave (un mix di 70-90% di fruttosio e 10-30% di glucosio) e i dolcificanti, apprezzatissimi da chi deve tenere sotto controllo l'apporto di caloria e le concentrazioni di glicemia.