Se ti attacchi alla bottiglia d’acqua non stai bevendo nel modo giusto
In borsa quando si esce per andare a fare shopping, sulla scrivania durante le 8 ore di lavoro, nello zaino durante le passeggiate in bicicletta: le borracce hanno preso il posto delle bottiglie di plastica. Sono un'alternativa sicuramente più sostenibile: da quelle in acciaio a quelle in vetro, sono un modo per rispettare l'ambiente. Essendo riutilizzabili, consentono di ridurre il consumo di plastica inquinante e difficile da smaltire. Ormai in commercio ne esistono di ogni tipo, di ogni forma e dimensione, colorate e personalizzate. Belle da vedere certo, ma soprattutto funzionali. La loro utilità è chiaramente spingere a bere, evitare che presi dalle corse quotidiane dimentichiamo di fare questa azione così semplice eppure così importante per la nostra salute. La dottoressa Jessica Falcone ha sottolineato quanto sia fondamentale: l'indicazione è coprire sui 2-2,5 litri al giorno.
Qual è il modo corretto di bere
C'è differenza tra bere più bicchieri di acqua nel corso della giornata e "fare scorta" assumendo grosse quantità, magari attaccandosi alla bottiglia. Anche l'esperta ha chiarito che non è la stessa cosa: "Deve esserci una costanza nell'arco della giornata principalmente per due motivi. Il primo è non sovraccaricare troppo i reni. Il secondo è garantire le funzioni biologiche come la regolazione del volume cellulare, favorire i processi digestivi, migliorare l'assorbimento di alcuni nutrienti eliminando le scorie. Se noi lo facciamo costantemente nell'arco della giornata (un bicchiere a ogni ora-mezz'ora per esempio) diamo un equilibrio ai ritmi biologici del nostro organismo: favorire il drenaggio, l'eliminazione delle scorie, favorire la salute renale. Bere tutto all'improvviso affatica anche a livello digestivo: si diluiscono tantissimo gli enzimi gastrici".
Le borracce sono utili per bere di più
Sui social sono ovunque: borracce in cui inserire pods che rendono l'acqua più invitante, nei colori e nel gusto. Le chiamano sexy waters e (oltre a essere instagrammabili) sembra che diano maggiore impulso all'atto del bere. Sul fenomeno l'esperta ha detto: "Sono delle tecniche che aiutano un po' a invogliare e a creare un'abitudine. Da un punto di vista nutrizionale bisogna stare attenti che non ci siano zuccheri, conservanti e dolcificanti all'interno". In realtà non c'è bisogno di affidarsi a questi prodotti di natura commerciale, se tutto ciò che serve lo si ha già a disposizione in natura.
Esiste un'alternativa ancora più sana ed economica: "Si possono creare delle acque aromatizzate mettendo dentro delle foglie di menta, dello zenzero, del limone, il cetriolo. Rientrano nei famosi 2-2,5 litri, aiutano la digestione, rinfrescano e lo zenzero in particolare diminuisce quella sensazione di nausea che molto spesso si associa all'acqua naturale, che di fatto è insapore". Con acqua aromatizzata o no, la borraccia è uno strumento utile: "È come se fosse un reminder, può essere per creare proprio l'abitudine".
Quali sono gli alimenti che contengono più acqua
Accanto a questo, per avere una corretta routine di idratazione è importante anche sfruttare gli alimenti naturalmente ricchi di acqua, perché il fabbisogno idrico dipende anche da quello che mangiamo. Nello specifico: "Se abbiamo un'alimentazione troppo ricca di sali e zuccheri semplici il nostro fabbisogno idrico tende ad aumentare. Per osmosi abbiamo bisogno di compensare e in questo caso diventa ancora più difficile. Invece alcolici e bevande gassate tendono a creare disidratazione, una perdita di acqua cellulare. Noi dobbiamo garantire un equilibrio intra ed extracellulare a livello di acqua, ma tendenzialmente tutte queste bevande creano uno scompenso. Anche durante un pasto c'è chi costituisce l'acqua con vino, birra, Coca Cola, The: questo assolutamente no, ma non tanto perché apportano zuccheri, ma proprio perché creano una disidratazione, non danno quell'apporto idrico che serve".
Gli alimenti che contengono tantissima acqua sono ad esempio: lattuga, ravanelli, ananas, anguria, melone, ricchi anche di sali minerali come il magnesio e il potassio. "Se io bevo tanto devo anche ritrovare e garantire un equilibrio elettrolitico – ha aggiunto l'esperta – Molto spesso d'estate si ricorrerà ad integrazione di magnesio e potassio per una questione di pressione arteriosa, ma se mangiamo bene non abbiamo bisogno di ricorrere a questi integratori esterni". Che sia liscia, gassata o leggermente frizzante l'importante è bere acqua.